La Juventus si è laureata campione d’Italia per l’ottava volta consecutiva, di questo record sono artefici in particolare due veri e propri monumenti: Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini.
Febbraio 2011, la prima insieme. La Juventus di Delneri che cade a Palermo, il Barbera che si trasforma nel teatro del terzo ko consecutivo. Un esordio non memorabile per la coppia Barzagli-Chiellini, 90 minuti che, otto anni dopo, rendono l’idea di quanta strada sia stata percorsa.
I due sono rimasti gli unici reduci di quel primo degli otto scudetti consecutivi, vinto nella stagione 2011-2012 con Antonio Conte.
Otto titoli di fila, in pochi hanno saputo fare meglio. Agguantati Giovanni Ferrari, Giuseppe Furino e Virginio Rosetta. Altre epoche, altro calcio. Davanti a loro è rimasta solo una persona che conoscono piuttosto bene. Si chiama Gigi Buffon e con la Juventus ha vinto nove tricolori.
Un record che li accomuna, due punti di partenza completamente diversi. Chiellini, in più, ha una fascia al braccio. Sì, perché il suo viaggio è partito da lontano, dalla Serie B.
Lui, tornato dal prestito alla Fiorentina un anno prima di Calciopoli. L’esordio contro il Messina, le prime partite da terzino sinistro con Capello, poi Deschamps che lo sposta al centro in coppia con Legrottaglie.
Da lì tante sofferenze, inclusa la serie B, per poi arrivare alla stagione del primo scudetto con Conte, la sua settima a Torino, e da lì solo trionfi, fino ad entrare nella leggenda del calcio italiano, con la voglia di non smettere e di continuare ad ampliare il suo palmares.
Smetterà, invece, Barzagli. Muraglia in campo, uomo spogliatoio quando i muscoli lo hanno costretto a tifare dalla panchina o dalla tribuna.
Arrivato a Torino in uno dei momenti più bui della Juventus, può vantare oltre che i vari titoli con i bianconeri, il trionfo nel mondiale 2006 a Berlino.
Allegri ha auspicato per lui un futuro nello staff bianconero, per continuare chissà, ad aiutare i bianconeri a continuare a vincere.