Giancarlo Giorgetti per la prima volta affronta faccia a faccia le tematiche future con la Giunta del Comitato Olimpico e spiega al ‘governo’ dello sport la riforma voluta da Palazzo Chigi.
Non dovrebbero esserci più dubbi circa chi andrà a ricoprire la carica di presidente della neonata Sport e Salute, la società che sostituirà la Coni Servizi: sarà Rocco Sabelli il supermanager.
“E’ un lavoro in divenire, appena ci sarà la nuova governance di Sport e Salute si metteranno al tavolo e spulceranno voce per voce l’attuale contratto di servizio”.
“E’ un’operazione che potrà essere utile”, spiega al termine dei lavori Giancarlo Giorgetti.
L’obiettivo ovviamente è quello mettere in moto rapidamente la nuova macchina affidata alla guida del super manager Sabelli a partire dal 1 luglio.
I cambiamenti come anticipato dal sottosegretario con delega allo sport arriveranno per il 2020 e saranno sostanziali.
Giorgetti infatti lascia intendere che i criteri con i quali i contributi verranno distribuiti alla federazioni cambieranno in maniera netta.
Confermata la linea che prevede più contributi a chi investe nel sociale:
“Prima venivano gestiti in modo incrementale e conservativo, io penso invece che debbano dipendere dalle grandi politiche che lo sport vuole fare. Il contributo negli anni successivi andrà a quelle federazioni che attraverso le loro politiche andranno incontro a temi come terza età, scuola, emarginazione sociale e inclusione degli immigrati”, spiega.
Le eventuali medaglie olimpiche conquistate dalle federazioni diventeranno invece più marginali: “Saranno un problema molto più del Coni che non di Sport e Salute” dice a chiare lettere il sottosegretario.
Anche perché il supporto del governo allo sport di alto livello arriva tramite i gruppi sportivi militari “e per mantenerli lo Stato fa degli investimenti importanti”, sottolinea Giorgetti.
Giovanni Malagò commenta a caldo le parole di Giorgetti e dice:
“I contributi alle federazioni legati maggiormente al sociale? E’ una tesi che ho sempre sostenuto, forse oggi Giorgetti l’ha ufficializzata ma per me non è una novità. La famosa messa a terra non poteva che essere questa. Ecco perché ho sempre detto che qualcosa sfuggiva ai più”
Fonte: Cronachedi.it