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venerdì, Aprile 19, 2024

Giorgetti: “Giusti gli approfondimenti della Procura sul caso Kessiè-Bakayoko”

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Tuona il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti,  all’ingresso della Giunta del Coni, dopo aver appreso la notizia della decisione del giudice sportivo di non accogliere la richiesta di prova tv.

Giorgetti contemporaneamente si dice concorde invece con la linea intrapresa dalla Procura federale che ha deciso di aprire un’indagine sul comportamento dei giocatori del Milan Kessiè e Bakayoko al termine di Milan-Lazio.

E’ giusto, faranno ulteriori approfondimenti. Ho sempre detto che i campioni sono un esempio per i ragazzi: se queste cose le fanno i campioni, poi succede che i ragazzi le rifanno sui campetti di periferia”, ha detto Giorgetti

“Bisogna insegnare a tutti come si sta in campo e gli esempi vengono dall’alto” ha concluso il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport.

Come riportato poco fa dl sito economico sportivo ‘Calcio e Finanza’ “La risposta della procura della Figc alla decisione del giudice sportivo di non accogliere la richiesta di prova tv e quindi di non prendere provvedimenti disciplinari per il caso di Kessiè e Bakayoko è stata immediata: l’organo guidato da Giuseppe Pecoraro, infatti ha aperto subito un’indagine sul comportamento dei due giocatori del Milan”.

Ecco il commento del giudice sportivo in merito ai mancati provvedimenti disciplinari nei confronti dei due giocatori del Milan: “declina la competenza a decidere sull’episodio segnalato dalla procura federale, restando impregiudicato il potere del medesimo organo di promuovere le iniziative di competenza in ordine alla possibile violazione dei principi del codice di giustizia sportiva”.

Di fatto, con queste parole, il Giudice sportivo Mastrandrea rimanda il caso alla Procura Federale.

Emergono ulteriori dettagli della disamina fatta dal giudice sportivo Mastrandrea il quale fa notare che nel referto dell’arbitro non c’e’ alcun riferimento dell’episodio.

Lo stesso Mastandrea motiva la sua decisione di non accogliere la richiesta di prova tv sottolineando come “i casi di condotta gravemente antisportiva sono chiaramente tipizzati” dal codice di giustizia sportiva (art. 35 1.3) e tra questi “non puo’ rientrare la fattispecie in esame”.

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