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mercoledì, Aprile 24, 2024

Padovan sulla Juve senza Chiellini: “Rischia una dura lezione dall’Ajax”

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Il giornalista Giancarlo Padovan in un editoriale pubblicato su calciomercato.com, ha commentato l’imminente partita di Champions League tra Ajax e Juventus.

Secondo Padovan molti sarebbero i rischi per la Juve, in assenza in campo dell’uomo più importante del reparto difensivo della rosa di Allegri.

Non pochi estimatori della Vecchia Signora hanno preso le parole di Padovan come una vera e propria “gufata” e c’è da scommettere che qualcuno dei tifosi più scaramantici stasera farà gli scongiuri.

Ma non sono pochi i tifosi che, invece, hanno fiducia nelle previsioni negative del giornalista, che in passato hanno portato invece molta fortuna ai bianconeri.

Come quando, poche settimane fa, lo stesso Padovan aveva previsto la rimonta in campionato del Napoli sulla Juventus.

Una previsione totalmente sbagliata, dal momento che la classifica mostra una differenza abissale di +20 della Juventus sul Napoli.

Di seguito l’articolo di Padovan:

“Senza Chiellini in difesa e con Khedira o, peggio, con Bentancur a centrocampo, la Juve rischia una dura lezione dall’Ajax. Non solo la sconfitta, ma anche un risultato che comprometta la qualificazione alla semifinale di Champions League, il grande obiettivo della stagione”.

“Per valore agonistico, forza fisica e atteggiamento tattico Chiellini sta alla Juve come Sergio Ramos sta al Real Madrid. E quando i blancos furono travolti in casa dall’Ajax (1-4), uscendo dalla Champions, Ramos non c’era perché, del tutto improvvidamente, si era fatto ammonire volontariamente nella gara di andata, quando il passaggio del turno sembrava matematico. Invece, nonostante il successo per 2-1 in Olanda, il Real Madrid venne strapazzato a domicilio subendo il gioco palla a terra e la velocità della squadra olandese capace di prendersi per intero l’ampiezza del campo. Ecco, come allora mancava Ramos, questa volta (e, forse, persino al ritorno), mancherà Chiellini, un leader che non può essere sostituito dal timido Rugani e, meno che mai, da Bonucci che, pur essendo un difensore centrale, è più convincente quando gioca a tre che a quattro”.

“La coppia Bonucci-Rugani viene dalla prestazione contro il Milan, giudicata insufficiente dalla maggioranza della critica. Bonucci ha sbagliato l’uscita palla al piede sul gol del Milan, Rugani si è perso Piatek più di qualche volta e non solo di testa. Buona parte di tifosi juventini, che fiuta il pericolo imminente almeno quanto me, mette nel mirino la società per l’affrettata cessione di Benatia a gennaio. Sono anch’io convinto che Agnelli, Nedved e Paratici abbiano peccato di superficialità ritenendo ancora efficiente Barzagli e utile l’ingaggio di Caceres, però bisogna anche raccontare che era stato Benatia a cercare lo scontro e, dunque, la rottura con Allegri, non il contrario, a volte anche rifiutandosi di scendere in campo”.

“Se tutto questo, poi, induce il calciatore a chiedere la cessione e di essere risoluto in questo suo proposito, il club può fare poco. Anzi, ad insistere ulteriormente si rischiavano effetti controproducenti. Piuttosto, siccome la situazione di Benatia era conosciuta da mesi, bisognava cercare un’alternativa plausibile, sia economicamente che tecnicamente, sul mercato interno e estero prima dell’apertura del mercato di gennaio.
Spero di sbagliarmi (capita quasi sempre), ma secondo me – stando così le cose – la Juve subirà uno o due gol. Ha perciò la necessità di segnarne altrettanti e per due buone ragioni. Primo, perché la difesa dell’Ajax è tutt’altro che impenetrabile. Secondo, perché in attacco – con Ronaldo recuperato e in campo dal primo minuto – Allegri ha un’insolita abbondanza. Probabile che al 4-2-3-1 di Ten Hag venga opposto un 4-3-3 e non lo scombiccherato 3-5-2 della prima parte della gara di Cagliari. Né Alex Sandro (che lo fece in Sardegna), né De Sciglio possono giocare da centrali anche perché contro una sola punta (Tadic) non avrebbe senso. Il problema è come e con chi limitare i movimenti di Van de Beek che si inserisce dietro l’attaccante o i tagli di Neres e Ziyech che lasciano spesso lo spazio ai terzini”.

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