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venerdì, Maggio 17, 2024

Il Fatto Quotidiano: “Ancelotti: 13 punti in meno rispetto a Sarri e nessuno lo critica”

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Stamane  sul ‘Fatto Quotidiano’, il giornale diretto da Marco Travaglio, è stato pubblicato un interessante articolo che rende giustizia a Sarri, l’ex allenatore del Napoli.

L’articolo di contro mette in evidenza tutte le contraddizioni della gestione del napoli da parte del presidente De Laurentis:

Leggiamo sul ‘Fatto’: “Se si chiamasse Eusebio, magari sarebbe addirittura stato vicino all’esonero, come è successo a Di Francesco alla Roma, crocifisso per colpe non sue”.

“Se si chiamasse Stefano, magari la società avrebbe fatto un duro comunicato di delusione sugli ultimi risultati, come ha appena fatto la Fiorentina con Pioli”.

Se si chiamasse Luciano, la dirigenza starebbe già programmando la prossima stagione con un altro tecnico, come fa l’Inter per il post-Spalletti”.

“Per sua fortuna si chiama Carlo, Ancelotti di cognome: l’allenatore delle tre Champions League e delle vittorie in tutta Europa, il maestro del bel gioco con cui è un piacere parlare di calcio, signore indiscusso dentro e fuori dal campo. Sarà per questo che nessuno lo critica, anche se il campionato del suo Napoli è un mezzo fallimento”.

“Il suo ritorno è stato molto importante per la Serie A. A Napoli da quando è arrivato sono tutti in un brodo di giuggiole: il presidente De Laurentiis non fa altro che parlare di aprire cicli pluriennali, i tifosi sono innamorati persi del suo gioco, la duttilità tattica, la capacità di sfruttare la rosa col turnover. A sentir loro, sembra la miglior stagione del Napoli da chissà quanti anni a questa parte. Non è proprio così”.

Ma veniamo ai numeri snocciolati dal ‘Fatto Quotidiano’: “Quest’anno – si legge nell’articolo – il Napoli è la squadra maggiormente peggiorata di tutta la Serie A: -13 punti rispetto al 2017/2018. Soltanto il derelitto Chievo Verona, ultimissimo e praticamente già retrocesso, ha un confronto più negativo con lo scorso anno, e neppure di tanto (-15, togliendo i 3 di penalizzazione).”

E ancoraLe grandi delusioni del campionato, cioè il Bologna (-8), la Roma (-9), persino Fiorentina e Lazio (-11), hanno comunque un saldo migliore del Napoli. Che un anno fa di questi tempi con Sarri si giocava lo scudetto (e quasi lo vinceva, se non fosse stato per il famoso e controverso finale di Inter-Juve), oggi vivacchia al secondo posto, staccato venti punti dalla vetta”.

“La squadra è praticamente la stessa: in estate non è stato toccato nulla, se ne sono andati Reina e Jorginho (più Hamsik a gennaio), sono arrivati Meret e Fabian Ruiz. Equilibri invariati. L’unico vero cambio è stato in panchina: via (per giunta in malo modo) Sarri, ecco Ancelotti. Ed è questa la differenza”.

E infine… per strada così si sono persi molti punti, e in verità anche tanto spettacolo perché quel Napoli era una gioia per gli occhi. Ancelotti, però, è indietro anche rispetto al primo anno di Sarri (-3 punti), in cui comunque la squadra era rimasta a lungo a contatto con la Juventus. Insomma, i confronti col passato cominciano a farsi pesanti. Eppure nessuno si lamenta”. 

“Con il suo prestigio, la sua tranquillità, la sua autorevolezza Ancelotti fa passare in secondo piano la classifica; è come se il suo nome desse una percezione diversa di una stagione fin qui deludente. Nel calcio, però, alla fine contano solo i risultati, che non gli sono mai mancati: per questo il suo Napoli deve per forza vincere l’Europa League. Altrimenti anche per lui arriveranno le critiche. Nonostante si chiami Carlo Ancelotti”, conclude impietoso il Fatto Quotidiano.

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