Nelle scorse settimane avevano fatto scalpore le accuse pesantissime lanciate dall’ex team manager dell’Ajax, David Endt, alla Juventus.
L’ex dirigente degli olandesi aveva infatti sostenuto che i bianconeri nella finale del 1996 fossero dopati: “Abbiamo voglia di vendetta per quella finale del ’96 la Juve di allora si dimostrò essere forse un po’ dopata, brucia ancora aver perso così”.
Accuse neppure troppo velate, alle quali i bianconeri hanno risposto per le rime.
E ora Endt cerca di chiarire:
“Io non ho detto ‘la Juve era drogata’, il mio era un sentimento da tifoso che non ragiona, che reagisce a caldo e senza pensare. Intorno a quella Juventus c’era la sensazione di ‘frode’ e ridendo ho detto ‘sarà una motivazione in più’, ma non mi riferivo al doping”.
“Non volevo essere cattivo, non volevo ferire la Juventus: hanno preso questa frase seriamente, hanno fatto una grande storia su questo. La cosa che resta è che dopo la finale del ’96 abbiamo guardato noi stessi. Non eravamo al massimo, abbiamo giocato male quella finale e ci ha feriti. Non c’erano pensieri alla preparazione della Juventus, ripeto, è stato solo un fraintendimento e mi sono espresso male a riguardo: il peggio è venuto fuori dopo ma non sul doping bensì per Calciopoli, Moggiopoli… È un argomento che crea confusione e ho voluto chiarire, ripeto: nessuna malizia né accusa, mi spiace”, ha continuato Endt, forse non accorgendosi di aver fatto un altro scivolone con i riferimenti a Calciopoli.
Tornando all’imminente sfida, Endt ha commentato:
“Da un punto di vista tecnico, è stata una totale sfortuna incontrare la Juventus: la dirigenza temeva la Juventus, la tifoseria pure. Volevamo evitare lei, soprattutto, forse anche le inglesi però i bianconeri hanno giocato una gara pazzesca con l’Atletico”.
Un parere su Cristiano Ronaldo:
“Amo il calcio, i campioni, sarebbe un piacere rivederlo all’Arena. È eccezionale in ogni senso, non solo tecnicamente ma soprattutto a livello mentale: ha un carattere unico, prova di essere un grande campione così. Ci sono tanti giocatori ma pochi campioni e lui lo è: in ogni gara, in ogni club, dà il massimo. Le sue qualità si intravedevano allo Sporting, poi al Manchester, ma è diventato campione a Madrid e ha portato queste qualità alla Juventus”.
“Non è facile entrare in uno spogliatoio come quello della Juventus: tante personalità, tante grandi figure, Ronaldo è un esempio per tutti, anche sul campo. Segna sempre gol pesanti: i tre con l’Atletico Madrid, certamente col supporto dei compagni, lo dimostrano. Io spero giochi: so che Allegri ci sta pensando, lui vuole giocare ogni gara, ogni minuto. A me piacerebbe vederlo ancora, qui in molti pensano sia meglio che stia fuori. I quarti di finale di Champions sono fatti per i campioni“, ha proseguito Endt.
Endt infine chiude con una previsione:
“L’Ajax ha il 35% di possibilità di passare. Ha bisogno di giocare al top, di una Juventus rilassata e ci aiuterà anche la gara d’andata loro a Madrid. Hanno perso 2-0 creando poco: se capiterà una giornata così per loro, ci saranno possibilità ma noi dovremo dare il massimo, andare più forte del proprio limite. Poi dobbiamo giocare con la nostra qualità migliore: il coraggio”.