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venerdì, Aprile 26, 2024

Moise Kean, Tardelli: “Bello sentirti dire ‘Io sono italiano!’, non abbiamo bisogno dei Don Abbondio”

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Marco Tardelli interviene con la sua solita franchezza sui cori razzisti al Sardegna Arena scrivendo una lettera aperta a Moise Kean.

L’ex centrocampista della Juve, nella sua rubrica “sostiene Tardelli” sul quotidiano La Stampa, prima dichiara la responsabilità di ‘tutti noi’ per quello che sta succedendo sempre più spesso nei nostri stadi:

Penso a quel che si è verificato a Cagliari e che dimostra ancora una volta l’inciviltà, la stupidità e l’ignoranza di quei tifosi esagitati e ululanti ai quali noi permettiamo di frequentare i nostri stadi“.

Dico noi, perché anche nostra è la colpa se gli consentiamo di sporcare la gioia e il piacere di andare alla partita. Sì, perché restiamo indifferenti, inermi di fronte a tanta vergogna che ormai sta’ diventando una penosa barzelletta anche a livello internazionale“.

Poi l’ex campione del Mondo si rivolge direttamente a Moise Kean:

Caro Moise, mi ha fatto molto piacere seguirti con la maglia della nostra nazionale. Portavi, casualmente, il mio stesso numero (il 14) di maglia: a me quell’azzurro ha regalato enormi soddisfazioni e certamente sarà così anche per te. 

Hai una lunga strada da percorrere lastricata di gioie e dolori dove si dimostreranno le tue qualità morali, molto importanti per la tua carriera”.

LE RESPONSABILITÀ NON SONO CONDIVISE

La squallida cagnara ultrà a Cagliari mi ha colpito, non solo per i buu ma anche per qualcosa di più e di peggio di quattro ignoranti scalmanati da espellere sine die dagli spalti.

In realtà a stupirmi davvero sono state le successive dichiarazioni, da quelle di Bonucci («le colpe sono 50 e 50 tra Moise e i tifosi») alle parole del presidente del Cagliari Giulini («i tifosi avrebbero reagito alla stessa maniera anche con Bernardeschi»)”

FACCIAMO A MENO DEI DON ABBONDIO DEL CALCIO

“Sono stati tentativo di giustificare in qualche modo quegli incivili, cercando di addossarti una parte di colpa per l’esultanza e un modo sbrigativo e poco nobile di gettare acqua sul fuoco dimostrando poco coraggio. Facciamo volentieri a meno dei don Abbondio del calcio”.

BELLO SENTIRTI RISPONDERE IO SONO ITALIANO!

“Tu caro Moise sei un ragazzo forte ed intelligente, potenzialmente un grande campione, certamente un calciatore di talento: ecco, non ti curar di loro ma guarda e passa.

Recentemente un giornalista ti ha chiesto: ti senti italiano? Tu hai risposto: io sono italiano!!!! Questa è una verità che taluni personaggi non accettano. Consolati: sono una minoranza che tu, con intelligenza e rispetto, saprai riportare dalla tua parte”.

L’ORGOGLIO NEL VEDERTI CON LA MAGLIA AZZURRA

“Sarei orgoglioso se con il tuo impegno ed i tuoi goal riportassi la nostra maglia azzurra in cima all’Europa. Sarebbe una magnifica risposta sentire i buu sommersi dall’onda della ola”.

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