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giovedì, Aprile 25, 2024

Thuram durissimo contro Bonucci: “Vergognoso il suo rimprovero a Kean”

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L’ex difensore bianconero Lilian Thuram, in un’intervista al quotidiano francese Le Parisien, commenta quanto accaduto a Kean nella partita di campionato Cagliari-Juventus.

Alta tensione sugli spalti per tutta la durata della sfida, precipitata poi dopo la seconda rete della Juventus, segnata da Moise Kean, il quale ha esultato allargando le braccia e dirigendosi proprio di fronte al settore della tifoseria organizzata del Cagliari, dal quale proveniva il maggiore dissenso, con fischi e cori.

Quell’esultanza ha poi portato a piccoli disordini sugli spalti e anche tra i giocatori in campo, come Matuidi che, giunto in soccorso di Kean, è stato contestato a sua volta.

Sullo spiacevole episodio in campo, era intervenuto Leonardo Bonucci al termine del match, ‘rimproverando’ bonariamente il suo compagno Kean:

“Ci sono stati ululati a Kean dopo il gol, ma quando si fa goal bisogna pensare ad esultare con la squadra e basta , lo sa pure lui che poteva fare qualcosa di diverso. È colpa a metà tra Moise e la curva, noi dobbiamo essere d’esempio”.

E proprio sul commento di Bonucci, Thuram ci va giù pesante:

“Bonucci dice qualcosa che in molti pensano: i neri si meritano ciò che capita loro. La domanda giusta da fare a Bonucci invece sarebbe: cosa ha fatto Kean per meritarsi tanto disprezzo? Bonucci non dice mai ai tifosi che hanno torto, ma a Kean che se l’è cercata. È come quando una donna subisce violenza c’è chi parla del modo in cui era vestita. È a causa di gente così che non si fanno avanzare le cose”.

“Bonucci non è stupido, ma ha una certa idea della società e i suoi propositi sono solo vergognosi. Bisogna essere chiari sulla discriminazione. Quei cori rappresentano il disprezzo verso tutte le persone, compresi i bambini, che hanno il colore della pelle di Kean. A Kean e alle persone nere voglio dire di essere fieri e esigere rispetto da gente come Bonucci che vorrebbero curvassero la schiena”, ha continuato l’ex difensore bianconero.

Ma Thuram ritiene che abbiano grandi responsabilità anche le squadre e le istituzioni:

“Ogni volta tutti dicono che la prossima volta la partita sarà sospesa, ma non succede mai. Constato che le istanze del calcio se ne fregano. Se fosse davvero stato un problema, la gara sarebbe stata fermata. La squadra avrebbe dovuto lasciare il campo e una soluzione si sarebbe trovata”.

I giocatori devono essere totalmente solidali con i loro compagni presi di mira. Bisogna capire che quando un giocatore subisce tale violenza, quest’ultima si ripercuote su milioni di persone. Bisogna chiarire che non si può andare avanti così, che la partita non la si gioca. Ma il calcio è un business, dunque nulla sarà fatto dalle istituzioni che non hanno mai colto l’occasione per intervenire”, ha concluso il francese.

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