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sabato, Aprile 27, 2024

L’architetto dello Stadium Zavanella: “Bilancio Juve raddoppiato, se non triplicato dopo il cambio di stadio”

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Ieri l’architetto e progettista dello Juventus Stadium Gino Zavanella ha parlato in generale della questione stadi in Italia e della vicenda San Siro.

L’architetto è stato raggiunto dai microfoni di MC Sport. Ecco le sue parole:
“In Italia purtroppo siamo rimasti molto indietro nel campo degli stadi, forse siamo tra gli ultimi. Solo tre stadi, quelli della Juventus, dell’Udinese e del Frosinone, sono nuovi e rinnovati nel nostro calcio. In una Nazione in cui il calcio è importante sia dal punto di vista sociale che da quello economico la cosa non mi fa tanto sorridere. Se pensiamo d’altronde che per avere il permesso di costruire lo Juventus Stadium abbiamo impiegato poco meno di otto anni…”.

L’architetto Zavanella ha messo in evidenza le criticità che ci sono in Italia per arrivare a progettare e costruire gli stadi:

In Kazakistan abbiamo impiegato poco più di un mese per avere il permesso di costruire una cittadella per il basket dal valore di 55 milioni di euro. In Italia, nello stesso periodo, non saremmo stati neanche ricevuti dal funzionario preposto per iniziare l’iter dell’approvazione. Nel nostro Paese ci sono giustamente tante normative da rispettare, ma gli iter sono lunghissimi in ogni aspetto. C’è un calvario infinito per arrivare ad avere le approvazioni definitive”.

Poi sempre a proposito di stadi italiani dice: “La situazione è la stessa un po’ in tutte le città… Adesso stiamo progettando la ristrutturazione generale dello stadio del Bologna, con un’amministrazione molto aperta, ma i mesi e gli anni passano anche lì. Tutto questo tempo di attesa sorprende non poco il presidente Saputo, imprenditore che arriva da un’altra realtà”.

Nello specifico, l’architetto porta come esempio i benefici generati dallo Juventus Stadium:
“La Juve insegna che uno stadio deve apportare dei grossi benefici alla società che lo frequenta. Uno stadio deve essere di proprietà della squadra o comunque gestito in maniere attiva. Credo che il bilancio bianconero sia raddoppiato, se non triplicato, dopo il cambio di stadio”.

Sul nuovo stadio che si appresta ad essere costruito a Milano al posto di San Siro: “San Siro ha grandi spazi intorno, per me si dovrebbe pensare a un nuovo stadio da 60-65.000 spettatori da costruire al fianco di San Siro. Così si continuerebbe a giocare a San Siro per poi trasferire il tutto nel nuovo stadio una volta finiti i lavori. Milano, l’Inter e il Milan si meritano infatti uno stadio degli anni 2000. L’obiettivo è offrire dei servizi completi allo spettatore affinché questo ci passi tutta la giornata, insieme anche alla famiglia”.

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