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venerdì, Aprile 26, 2024

Il padre in risposta a Moise Kean: “Si sta montando la testa”

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Il padre del talento 19enne della Juventus, Moise Kean, ha commentato la secca risposta del figlio: ‘Devo tutto a mia madre’, diffusa nelle scorse ore attraverso i social.

Biourou Jean Kean, al programma radiofonico La Zanzara su Radio 24, ha commentato:

“Ho letto quello che ha scritto, sì, ma non so perché mio figlio parla così, non lo so. Non è semplice, ma c’è qualcuno sotto. Mio figlio non può dire questo. Io lo conosco, è un ragazzo tranquillissimo. C’è qualcuno che gli sta montando la testa, non so se per difenderlo, non lo so proprio”.

“Io ho la coscienza tranquillissima. Sono io che lo portavo agli allenamenti a Torino. Mi dispiace che è andata così. Ma so che mio figlio non può dire queste cose… sono sette anni che non lo vedo. Lo vedo solo in televisione. C’è stato un disastro familiare, ma sono cose private. Ma so che lo amo sempre e lui ama me”.

“È un ragazzo che io ho cresciuto. Se ho dato soldi alla mamma? Alla mamma no, ma queste sono cose false. E sapete perché? Perché prima di andar via da casa, mio figlio era già alla Juve. L’ho portato agli allenamenti dall’Asti Calcio a Torino, al Toro. E dal Toro alla Juve. Io ho seguito il ragazzo, non è mai stato abbandonato. Lui dice il contrario? Gli hanno montato la testa”.

Sul curioso dettaglio che includeva dei trattori nella trattativa per l’acquisto del cartellino di Kean, il padre ha commentato:

“Lui non la sa questa storia. La mamma voleva portarlo in Inghilterra. La Juventus mi ha chiamato per bloccare il ragazzo. Io ho chiesto, se lo blocco con la firma come padre, cosa mi date? Loro hanno risposto: basta che firmi, ti daremo quello che chiedi. Io ho detto loro che come agronomo stavo preparando il mio progetto e avevo bisogno di un trattore o un mietitrebbia per lavorare e mietere. E loro hanno risposto: non ci sono problemi”.

Circa il suo futuro, ha commentato:

“Adesso ho una fidanzata e ho comperato la televisione e non farò più figli. Ho fatto tanti figli perché non avevo la televisione. A me i soldi non servono. A me serve soltanto il trattore per andare a lavorare”.

Ha infine concluso con un messaggio rivolto al figlio Moise:

“Figlio mio, ti voglio bene come tu sai, mi manchi, io ti aspetto a casa per festeggiare i tuoi due gol nella Nazionale italiana“.

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