l presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto a margine della riunione dell’ECA.
A proposito della internazionalizzazione del calcio italiano il patron del club partenopeo ha detto la sua:
“L’Italia fonda la propria forza sulle differenze culturali locali. L’Italia poi si basa sulle diversità cittadine che abbiamo. Un campionato che si giochi nei giorni europei è interessante. Ma ne dovremo parlare capendo le esigenze di tutti. Ho sempre vissuto con in armonia con la Cina. Penso che sia un Paese da frequentare, non so se è corretto però iniziare il campionato lì”, ha commentato De Laurentiis.
De Laurentiis poi avvicinato dai microfoni di SkySport, lancia un’idea sulla possibilità di portare il calcio italiano all’estero in alcuni momenti della stagione:
“In estate – ha detto il patron partenopeo –, quando tutti amano stare a mollo, se gli stadi saranno semivuoti, tanto vale andare a portare il nostro calcio altrove”.
Ecco dunque la bizzarra soluzione di De Laurentiis: “Se il Paris Saint-Germain gioca la domenica, perché non giocare lì, a Parigi Juve-Inter il sabato? O a Madrid lo stesso, quando il Real gioca in casa e l’Atletico no. E perché no, a Londra”.
De Laurentiis ha poi toccato gli argomenti relativi a stadio e gap con la Juventus:
“Stadio? Andrò a firmare una convenzione di 10 anni con il Comune. Verificherò se potrò fare interventi economici per migliorarlo. E capire come modificare la convenzione in qualcos’altro”.
Mentre sul gap con i bianconeri, il presidente è certo che si tratti solamente di “un problema di fatturato. Vincerei tutti gli anni se avessi il fatturato di altre squadre, inglesi o tedesche. Indubbiamente Ronaldo fa la differenza. Ma è anche vero che se cambi allenatore, chi arriva deve valutare i giocatori che ha a disposizione facendoli giocare. Anche perché hai un modulo diverso da quello che negli ultimi anni ha dato emozioni. Questo fa sì che si possa perdere qualche partita. Sommando questo a Ronaldo, è chiaro che il tutto faccia la differenza. Io però devo ragionare sul lungo periodo, non l’attualità, come il tifoso che ha il cuore e ha ragione nel voler vincere” ha concluso De Laurentiis.