Oramai Cristiano Ronaldo sta diventando per i sui detrattori un fenomeno mediatico da distruggere per coinvolgere così anche la Juve.
Ne è convinto Marcello Chirico, che su calciomercato.com racconta di come gli “odiatori” si aggrappino alla giustizia americana per il caso che vede coinvolto CR7 in seguito alle accuse della Mayorga.
Non paghi di quanto decretato dalla giustizia sportiva europea relativamente alla squalifica del giocatore per il gestaccio nella gara con l’Atletico Madrid, ora i detrattori si spostano oltre oceano:
“Adesso non resta che puntare tutto sulla Mayorga, ammesso che la giustizia statunitense ritenga fondate le sue nuove accuse e riapra il procedimento penale nei confronti di Cristiano Ronaldo”.
“È la speranza alla quale si aggrappano tutti coloro i quali, fino a giovedì scorso, hanno sperato e tifato per la squalifica di CR7 in Champions League, ma la Uefa li ha purtroppo delusi: nessuno stop forzato per il portoghese, solo una multa di 20mila euro per la sua esultanza volgarotta al termine della sfida con l’Atletico”.
“Giusto così, per senso di equità con quanto deciso nei confronti di Simeone, autore di un gesto analogo nella gara d’andata”, commenta il giornalista.
Chirico ritiene che la multa a Ronaldo è la punizione giusta:
“Un criterio decisionale non condiviso, però, da chi ha coltivato fino alla fine aspettative diverse dal giurì di Nyon”, scrive Chirico.
E ancora, “per il gusto di vedere penalizzata la Juventus, la nemica di sempre, mica Ronaldo! Ronaldo e Simeone che mimano los huevos, Kessie e Biglia che si insultano in panchina (solo per citare esempi recenti); nessuno di loro si è reso protagonista di comportamenti encomiabili, e infatti sono stati tutti multati. Chi dalla Uefa, chi dal proprio club”.
“Sfumata la squalifica, questi “cultori dei veri valori dello sport” tifano ora per la Mayorga, tornata alla carica con la famosa presunta storia di cui sarebbe stata vittima nel 2009 e per il cui silenzio Ronaldo ha pagato 375mila dollari”.
Marcello Chirico non ha dubbi che ci sia accanimento mediatico su CR7:
“Il New York Times sostiene che quest’estate la Juventus non disputerà gare della International Cup in Usa proprio per evitare il possibile arresto del calciatore nell’ambito dell’indagine riaperta a Las Vegas”.
“Come sia possibile, non essendo stato aperto un nuovo processo e non esistendo alcun mandato d’arresto nei confronti del calciatore, i cronisti del NYT dovrebbero spiegarcelo”.
“Non solo non lo fanno, ma in Italia qualcuno gli si è subito messo in scia aprendo già un caso sulla decisione della Juve di disputare le partite in Cina. Il club l’ha motivata come scelta commerciale, con lo scopo di implementare il marketing bianconero in quella zona geografica. Gli crederanno? Non penso. Quindi, cari juventini, preparatevi: altro che squalificata, ora vogliono vedere CR7 in manette!”, conclude il giornalista sulle pagine di Calciomercato.com.