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martedì, Aprile 23, 2024

Arrivano le scuse del ‘Roma’ per il vergognoso titolo contro la Juve: “Scivolone che ci addolora”

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Grande clamore ha suscitato un articolo pubblicato in data di ieri sul quotidiano napoletano ‘Il Roma’, che ha maldestramente accomunato la recente sconfitta della Juventus a Marassi, alla tragedia del crollo del Ponte Morandi di Genova.

“La Juve a Genova è caduta come il Ponte”, questo il titolo scelto dal quotidiano, per l’articolo in cui veniva riportata la sconfitta dei bianconeri.

Un titolo che ha sorpreso molti e ha creato molto clamore, per la poca delicatezza mostrata nell’accomunare quella che in fondo è solo una partita persa, ad una tragedia che ha sconvolto Genova e l’Italia intera.

Molta la rabbia e l’indignazione per un titolo quantomeno inopportuno e imbarazzante, che ha dimostrato di non portare rispetto per il dolore di una città intera, che ancora soffre.

E oggi, dopo il vergognoso titolo di ieri, il quotidiano napoletano ‘Il Roma’ si scusa, con un comunicato apparso sul suo sito ufficiale:

“Nelle pagine sportive del nostro giornale, nella rubrica settimanale ‘Le pillole’ a cura di Clemente Hengeller, firma storica del ‘Roma’, è apparso un titolo in cui, per stigmatizzare la sconfitta della Juventus a Marassi, siamo incorsi nella infelice e irriverente metafora del crollo del ponte di Genova”.

“Chiediamo scusa per l’imperdonabile leggerezza di cui ci siamo resi responsabili, nella prima edizione, solo per colpa esclusiva di quella approssimazione che a volte può accadere, e purtroppo è accaduta, nella convulsa vita dei quotidiani. Abbiamo rimediato nelle successive edizioni del ‘Roma’, ma non è stato sufficiente”.

“Nel registrare sui social insulti, accuse e insinuazioni per uno scivolone che ci addolora, teniamo a ribadirlo, per aver potuto accostare un evento sportivo a una tragedia immane, non vorremmo, in ragione di una lunga attività professionale, che si possa lontanamente pensare di aver voluto offendere la memoria sempre viva di quelle sfortunate vittime del crollo in cui persero la vita anche quattro ragazzi di Torre del Greco, una ragazza originaria di Somma Vesuviana e un autotrasportatore di Casalnuovo”.

“Resta tuttora inconcepibile che si sia potuto immaginare un tale paragone. Non c’è giustificazione che tenga. Siamo mortificati e speriamo che la comprensione prevalga, avendo sempre operato con misura, buonsenso e moderazione”.

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