Pep Guardiola è stato intervistato a margine dei sorteggi di Champions League.
“Se non vinciamo la Champions sarà considerato un fallimento”. Ha detto tra il serio e il faceto dell’allenatore catalano.
Insomma tutto il mondo è paese; Guardiola come Allegri, in Inghilterra come in Italia, per chi non dovesse vincere la Champions sarà comunque una stagione fallimentare.
Un verdetto che oltretutto per Guardiola non sarebbe una novità, perché il medesimo trattamento gli era stato riservarono in Germania quando era alla guida del Bayern.
“Se non vinciamo la Champions sarà considerato un fallimento. Sono stato giudicato a Monaco in questo modo, quindi sarò giudicato così anche qui“. Ha detto l’allenatore del Cheslsie.
“Il mio periodo a Monaco – ha proseguito Guardiola – non è stato buono per la maggior parte della gente, perché non abbiamo ottenuto una finale. Abbiamo conquistato le semifinali, ma non abbiamo ottenuto una finale e siamo stati ‘condannati’. I miei standard sono alti: devo raggiungere i miei obiettivi“.
Pep Guardiola ha proseguito l’intervista motivando le grandi aspettative che nutrono i tifosi del Chelsea: “Ciò che è importante è che i giocatori, il club, i tifosi e le persone ci supportano se siamo coerenti e umili e facciamo quello che dobbiamo fare. Abbiamo vinto molto in passato ed è per questo che la gente crede che sia normale, ma non è normale“.
Guardiola non si lamenta e capisce che la Champions League sia considerato l’unico metro di giudizio utilizzato per misurare il suo successo col Manchester City, nonostante finora abbia vinto un campionato e due coppe di lega e sia tuttora in corsa per il triplette.
“I miei standard dicono: siamo il Manchester City, dobbiamo vincere tutto. Dobbiamo vincere la finale se no sarà un disastro. Devi mettercela tutta per raggiungere i tuoi obiettivi, e se dai il massimo quello sarà un fallimento“. È la conclusione dell’allenatore catalano.