Su ilbianconero.com, una lucida analisi circa l’arbitraggio di Çakır, in occasione di Porto-Roma:
“Ancora lui: Cüneyt Çakır. L’arbitro turco ha affossato la Roma in Champions League dopo aver fatto lo stesso con la Juventus per ben due volte. Ieri sera il fischietto di Istanbul ha assegnato un rigore sacrosanto al Porto a pochi minuti dalla fine del secondo tempo supplementare, ma poco dopo avrebbe dovuto fare lo stesso per un fallo su Schick. Almeno, sarebbe dovuto andare a rivedere l’azione al VAR. E invece niente. Così la Roma esce tra mille rimpianti ma non è la prima volta che Carkir fa la festa ad un’italiana“.
“Negli ultimi anni è capitato di vederlo arbitrare la Juve, quasi sempre con risultati imbarazzanti“.
“Nel 2015 era lui l’arbitro della finale di Berlino contro il Barcellona. Sul risultato di 1-1 Dani Alves franò su Paul Pogba. Fallo da rigore per tutti, tranne che per lui che lasciò correre in grande stile, con il Barça che poi alzò la coppa. Passano poco meno di tre anni ed i bianconeri lo trovano di nuovo sulla sua strada: stavolta in Juve-Real Madrid, da tutti ricordata come la sera in cui Ronaldo ‘rovesciò’ contro la Juve, battendola ma innamorandosi del suo pubblico. Lo stesso pubblico che non poté innamorarsi di Cakir che nei 90 minuti dello Stadium cacciò per doppia ammonizione Paulo Dybala e non concesse un rigore solare su Cuadrado a tempo scaduto”.
“Qualcuno direbbe che col VAR certe cose non sarebbero accadute. Non con Cakir, che anche con l’aiuto della tecnologia ha dimostrato di essere in grado di fare dei danni“.