giovedì, Dicembre 26, 2024

Simeone: si attende il verdetto dell’Uefa

Simeone, si attende il verdetto Uefa.

Arriverà Domani la decisione sul gesto nella gara d’andata a Madrid contro la Juventus. Il rischio per il Cholo è la tribuna all’Allianz Stadium.

E in casa dell’Atletico cresce l’ansia per la decisione della Uefa che potrebbe levare al colchoneros l’autentico dodicesimo uomo e leader assoluto dello spogliatoio dell’Atletico Madrid.

“Quasi sicuramente, – scrive il quotidiano sportivo Tuttosport – la Uefa renderà nota domani pomeriggio la propria decisione sulla possibile squalifica di Diego Pablo Simeone”.

E ancora sotto gli occhi di tutti il gestaccio poco elegante allorquando il Cholo, per celebrare la rete segnata da José María Giménez contro la Juventus, si è rivolto al pubblico in atteggiamenti poco ortodossi.

La norma a cui si dovrebbe rifare il massimo organismo del calcio continentale è l’articolo 11.2 (“Principi di condotta etica, lealtà, integrità e sportività”) del proprio regolamento per definire «inappropriato» il comportamento del tecnico argentino dell’Atlético Madrid che, subito dopo il gol dell’1-0, si è girato verso la tribuna mettendosi le mani intorno ai genitali.

Nei giorni immediatamente successivi, Simeone si è scusato «con tutti quelli che potrebbero essersi sentiti offesi dal mio gesto».

Le parole del Cholo poi meglio precisate da lui stesso dicendo che «chiedere scusa non vuol dire chiedere di essere perdonato, perché in nessun momento mi sono riferito ai tifosi della Juventus, né al suo allenatore né ai suoi calciatori».

Dall’Atletico confermano che «Simeone non ce l’aveva con nessuno, perché si stava riferendo ai propri calciatori». Un’affermazione che combacia con quanto affermato dal Cholo subito dopo la partita, sia in zona mista che in conferenza stampa: «Volevo dire che abbiamo le palle».

A quanto scrive Tuttosport “è proprio la sua versione a caldo, quando non si sapeva ancora che la Uefa avrebbe aperto un procedimento disciplinare nei suoi confronti, che potrebbe indurre la commissione a essere indulgente” conclude il quotidiano sportivo.

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