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venerdì, Aprile 26, 2024

Uefa, Simeone e Allegri: ecco cosa rischiano i due tecnici

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C’è attesa per la sentenza che verrà emessa dai vertici Uefa.

Dopo l’apertura dell’inchiesta da parte del massimo organismo sportivo europeo, il gestaccio al Wanda rischia di costare caro a Diego Simeone.

Secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport “quell’esultanza, più adatta a un capoultrà che a un allenatore, ha portato all’apertura di un procedimento disciplinare da parte dell’Uefa, che sarà esaminato in una data ancora da confermare”.

Scrive ancora la Gazzetta che “non sono bastate le scuse del Cholo: «Il gesto non è stato bello, ma volevo sottolineare gli attributi della mia squadra e non intendevo offendere la Juventus» aveva dichiarato Simeone, che dopo l’1­0 di Gimenez si era rivolto verso la tribuna posta alle sue spalle per il gestaccio”.

Il rischio di una squalifica per il tecnico dell’Atletico c’è ed è concreto:

La Gazzetta ritine che “L’allenatore dell’Atletico Madrid, che secondo l’Uefa ha violato «i principi di condotta etica, lealtà, integrità e sportività» rischia di dover saltare il ritorno con la Juve, in programma il 12 marzo allo Stadium”.

E ancora scrive il quotidiano sportivo, nella sua versione on line: “E la mancanza di un allenatore così trascinante indebolirebbe i colchoneros”.

Inoltre scrive la Gazzetta dello Sport “pure l’allenatore della Juventus è finito nel mirino dell’Uefa”.

“Nei suoi confronti è stato aperto un procedimento per «ritardo nel calcio d’inizio del secondo tempo»“.

“Ma le due situazioni non sono paragonabili: per Allegri il rischio massimo è quello di una multa e la sua presenza in panchina tra due martedì non appare in discussione”.

Sul poco ortodosso gesto di Simeone si è espresso addirittura a pochi giorni di distanza, il papà del Cholo: “Non so da dove l’abbia preso, di certo non gliel’ho insegnato io – ha detto, con un sorriso, Carlos Simeone al programma El Larguero -. Mi ha sorpreso perché ho pensato fosse un gesto fuori dal tempo, ma si è trattato solo di uno sfogo dovuto a un accumulo di sensazioni e nulla di più”.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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