venerdì, Novembre 22, 2024

Uefa, Simeone e Allegri: ecco cosa rischiano i due tecnici

C’è attesa per la sentenza che verrà emessa dai vertici Uefa.

Dopo l’apertura dell’inchiesta da parte del massimo organismo sportivo europeo, il gestaccio al Wanda rischia di costare caro a Diego Simeone.

Secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport “quell’esultanza, più adatta a un capoultrà che a un allenatore, ha portato all’apertura di un procedimento disciplinare da parte dell’Uefa, che sarà esaminato in una data ancora da confermare”.

Scrive ancora la Gazzetta che “non sono bastate le scuse del Cholo: «Il gesto non è stato bello, ma volevo sottolineare gli attributi della mia squadra e non intendevo offendere la Juventus» aveva dichiarato Simeone, che dopo l’1­0 di Gimenez si era rivolto verso la tribuna posta alle sue spalle per il gestaccio”.

Il rischio di una squalifica per il tecnico dell’Atletico c’è ed è concreto:

La Gazzetta ritine che “L’allenatore dell’Atletico Madrid, che secondo l’Uefa ha violato «i principi di condotta etica, lealtà, integrità e sportività» rischia di dover saltare il ritorno con la Juve, in programma il 12 marzo allo Stadium”.

E ancora scrive il quotidiano sportivo, nella sua versione on line: “E la mancanza di un allenatore così trascinante indebolirebbe i colchoneros”.

Inoltre scrive la Gazzetta dello Sport “pure l’allenatore della Juventus è finito nel mirino dell’Uefa”.

“Nei suoi confronti è stato aperto un procedimento per «ritardo nel calcio d’inizio del secondo tempo»“.

“Ma le due situazioni non sono paragonabili: per Allegri il rischio massimo è quello di una multa e la sua presenza in panchina tra due martedì non appare in discussione”.

Sul poco ortodosso gesto di Simeone si è espresso addirittura a pochi giorni di distanza, il papà del Cholo: “Non so da dove l’abbia preso, di certo non gliel’ho insegnato io – ha detto, con un sorriso, Carlos Simeone al programma El Larguero -. Mi ha sorpreso perché ho pensato fosse un gesto fuori dal tempo, ma si è trattato solo di uno sfogo dovuto a un accumulo di sensazioni e nulla di più”.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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