Giorgio Chiellini, capitano della Juventus, è stato intervistato da La Stampa, in un faccia a faccia insieme al campione più veloce d’Italia, Filippo Tortu.
Filippo Tortu è il primo italiano a scendere sotto i 10” sui 100 metri, un talento raro, ed era stato proprio lui in una precedente intervista proprio a La Stampa a rivelare la sua voglia di conoscere il capitano della Juventus, di cui è grande tifoso, Giorgio Chiellini.
Tortu rompe il ghiaccio con una battuta che scatena la risata di Chiellini:
“Mi hai fatto gol al Fantacalcio e mi hai fatto perdere la partita!”.
Ed eccoli insieme, il desiderio di Filippo è stato realizzato, e di Chiellini dice:
“Essere qui con lui mi dà a conferma di quanto sia una bella persona. Di Giorgio ammiro la personalità, la leadership, l’intelligenza”.
Chiellini in risposta:
“Io di te sapevo che vai veloce, che sei un italiano giovane e in gamba e ora ho capito che sei uno per bene. Forse non sembra, ma ti assicuro che è utile. Un domani mi piacerebbe scoprire che due dritte te le ho date”.
Filippo Tortu rivela:
“Una mano me l’hai data prima di conoscermi. Ho sempre voluto fare l’università, quando la Luiss mi ha offerto la borsa di studio però mi sono chiesto come conciliare il tutto e ho pensato a te, laureato. Se ce l’hai fatta tu che stai in trasferta ogni tre giorni, ce la posso fare pure io”.
Il capitano della Juventus parla del suo passato:
“La mia unica gara di velocità resta la corsa campestre e mi iscrivevo solo per la saltare la scuola. Start e al curvone ero già fuori. Ma ho respirato atletica: mia mamma faceva lancio del peso e mio papà giavellotto, si sono conosciuti al mitico campo scuola del Livorno 9. Io uno sport individuale non lo potrei fare. Non mi piacerebbe”.
E prosegue rivelando le difficoltà incontrate all’interno dello spogliatoio:
“Mettere d’accordo 25 persone nel quotidiano è dura. Da capitano non devi farti gli affari altrui, ma mantenere l’equilibrio sì, e in uno spogliatoio multietnico con origini, abitudini e religioni diverse non è sempre facile. Però condividere è bello”.
E su Gigi Buffon dice: “Sostituire Gigi non è niente semplice”.
Chiellini continua:
“Leader si diventa, io sono curioso, sono un buon osservatore e imparo. Avere vicino Ronaldo, per esempio, è interessante. È di quelli come Bolt, Federer: conoscere le abitudini di chi ha una marcia in più serve. Non per imitare, per allargare il punto di vista”.
Un commento del difensore juventino anche sullo stato d’animo che accompagna i giocatori dopo una vittoria:
“Lloris il portiere della Francia ha detto che dopo il Mondiale vinto ha avuto mesi difficili perché non trovava nuove forze o motivazioni. Attento perché credo in nazionale sia così, l’ho visto sugli juventini che avevano vinto nel 2006, erano stralunati. Con il club è diverso, alla Juve una vittoria è soprattutto sollievo: ‘Questa è andata’”.
E sulla delusione dopo una sconfitta:
“Tu non hai idea di quanto tempo ci sia voluto per smaltire la mancata qualificazione al Mondiale”.
Infine una battuta del capitano:
“Una cresta bionda? Capelli non ne ho, al massimo posso incidermi la testa alla Pogba”.
Si chiude con una stretta di mano e un sorriso:
“Il 1 giugno c’è la finale di Champions, sei occupato?”.