La boccata di ossigeno del Tardini da il coraggio a Spalletti per dire basta al tira e molla su Icardi.
Per Spalletti da Parma arriva uno spiraglio di luce ma non ritrova Mauro Icardi, ancora abulico, con la testa probabilmente altrove.
Per fortuna dell’Inter in panchina c’era un toro che scalpitava: entra, stende il Parma, ricorda a Icardi quello che deve fare un centravanti e fa respirare Luciano Spalletti.
Se in campo Lautaro Martinez è la nota positiva, Icardi invece continua ad essere un giocatore spaesato, e Spalletti, dopo la gara, confessa tutta la sua preoccupazione, sopratutto per le condizioni di contorno che niente hanno a che vedere col campo.
Icardi non segna da 7 gare e non può essere una coincidenza che questo periodo di astinenza coincida con l’estenuante tira e molla sul rinnovo di contratto, spettacolarizzato sui social e in tv dalle polemiche di Wanda Nara e dalle risposte risentite e timorose dei dirigenti nerazzurri.
Serve una svolta per il bene dell’Inter, e Spalletti nel dopo gara è chiaro. “Icardi poco sereno? Da parte mia non gli ho creato nessun problema. Ci sono delle cose che vanno chiarite e dobbiamo farlo per forza, altrimenti se si lasciano lì a metà diventa più difficile per tutti. Qualche discorso di troppo è stato fatto e visto che ora abbiamo fatto un buon risultato, è il momento di parlare di queste cose che ci siamo tirati dietro per mesi”.
Un appello chiaro sia all’entourage del giocatore che a Beppe Marotta che temporeggia: risolvete la questione alla svelta.
Le note positive di una giornata normale.
Lautaro Martinez e Maurizio Icardi. “Con Icardi sono due prime punte, bisogna trovare il momento giusto dentro le partite. Nel primo tempo non avevamo la partita in mano. Lautaro e Icardi sono due calciatori che si somigliano molto e che in alcune situazioni non possiamo sopportare, anche se ultimamente li ho fatti giocare più volte insieme”.
Finalmente Perisic. “Ivan Perisic ha giocato una grandissima partita, mettiamo i puntini sulle i. Ha reagito ai discorsi di mercato da grande professionista“.
Finalmente il Ninja. “Nainggolan abbiamo fatto rivedere le sue vampate sia in aggressione, sia da play“.
Grande la copia di centrali. “De Vrij e Skrinar sono stati due leoni e non hanno mai fatto pulire palla alla squadra avversaria davanti la nostra area di rigore“.