Nevio Scala, nella lunga intervista ricca di ricordi rilasciata al portale agenziastampaitalia.it, ha commentato anche il momento attuale vissuto dalla Juventus.
L’ex allenatore del Parma ha dichiarato:
“La Juventus è una società organizzata, preparata, avanti di dieci anni rispetto a tutte. Pianifica il futuro giorno dopo giorno. La squadra ha vissuto un periodo di flessione, complice anche l’eliminazione in coppa Italia contro l’Atalanta. A Parma mi è parsa un po’ deconcentrata. Ha un vantaggio importante e ci sta di vivere momenti di flessione. Allegri sa come rimettere tutti in carreggiata”.
Un commento anche sull’Inter e il momento critico di Spalletti con lo spettro di Conte all’orizzonte:
“L’Inter è una squadra difficile, la piazza è complicata da sempre. Non è semplice comprendere cosa è accaduto negli ultimi anni. Anch’io pensavo che con Spalletti le cose potessero cambiare, ma forse si è incrinato il suo rapporto con alcuni calciatori. Le difficoltà dell’Inter sembrano psicologiche, non tanto fisiche o tattiche. Le voci sul futuro non aiutano a mantenere la tranquillità. Conte può essere una possibilità, visto il rapporto esistente tra lui e Marotta. Il calciomercato continua, fa parte del calcio, ma in questo momento le chiacchiere non giovano a nessuno”.
Un commento anche sull’introduzione della tecnologia nel calcio, in particolare del Var:
“Non ho recriminazioni da fare, ho subito alcuna ingiustizia, abbiamo vinto, così come abbiamo perso. La differenza sta nel fatto che probabilmente affrontavamo il mondo del calcio con maggiore serenità. Oggi vedo eccessiva esasperazione. Il Var è ancora in fase di sperimentazione, ha bisogno del giusto tempo per essere adeguatamente metabolizzato. Anche gli arbitri hanno bisogno di tempo, e quella procedura potrebbe aiutarli ad essere più tranquilli”.
In chiusura un commento anche su una curiosità che tiene banco dal 1998, e cioè le parole tra lui e Trapattoni, al termine del del quarto di finale di Champions League tra il suo Borussia Dortmund ed il Bayern Monaco:
“Non ricordo le parole esatte. C’erano Beckenbauer e Rummenigge molto arrabbiati. Durante una intervista rilasciata ad una televisione tedesca ricordo che espressi tutta la mia soddisfazione, mentre Giovanni era davvero arrabbiato. Secondo lui, il Bayern non meritava di perdere. Noi raggiungemmo con merito la semifinale di Champions League dove fummo sconfitti dal Real Madrid, che poi conquistò la coppa. Nella fase a gironi eliminammo anche il Parma di Ancelotti. Considero quella una pagina importante della mia carriera”.