venerdì, Novembre 22, 2024

Mihajlovic nuovo allenatore del Bologna

Bologna, Sinisa Mihajlovic è il nuovo allenatore.

Dopo la sconfitta contro il Frosinone in casa, il presidente del Bologna Joey Saputo era stato perentorio: “È stata una prestazione terribile. Ma vi assicuro che la situazione cambierà. Chi vuole stare qui deve dare di più“.

Ha iniziato dall’allentare, esonerando Filippo Inzaghi e ingaggiando  il serbo Sinisa, che a distanza di 10 anni fa ritorno sulla panchina del Bologna.

Per Mihajlovic contratto di sei mesi più un altro anno in caso di salvezza. Trova un Bologna  diciassettesimo in classifica che non vince una partita da settembre.

Prendere la guida di una squadra in queste condizioni non è facile serve un carattere temerario. 

Quale sia il carattere del nuovo allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic, ce lo racconta Marco Divaio ex giocatore rossoblu con Sinisa allenatore: “Adotta modi da sergente di ferro. Il suo è un modo per spronare il gruppo, per spingerlo a tirare fuori il carattere, vuole creare fame nei giocatori e provocarne l’orgoglio

Di Vaio racconta un aneddoto dei tempi del Bologna, che spiega in poche parole la forza di Mihajlovic: “All’intervallo di una gara contro il Torino che stavamo perdendo 1-0 arrivò nello spogliatoio infuriato e oltre a urlare spaccò una lavagna. Nella ripresa vincemmo 5-2. E il giorno dopo era ancor arrabbiato perché avremmo dovuto giocare tutti i 90′ come la ripresa“.

Sinisa Mihajlovic sarà anche temerario ma non è certamente sprovveduto, e per centrare l’obiettivo salvezza ha chiesto che venga rinforzata la rosa della squadra.

I calciatori richiesti da Sinisa sono: Basta, centrocapista/difensore della Lazio e della Nazionale serba;  Halilovic, centrocapista del MIlan e della nazionale Under-21 croata;  Simone Edera attaccante del Torino e della nazionale Under-21 italiana.

Mihajlovic ha le caratteristiche che servono per tentare l’impresa di salvare il Bologna, la sua carriera da allenatore, fatta di record e delusioni fa ben sperare i tifosi rossoblu, ma lascia anche qualche paura.

Dai miracoli sulla panchina del Catania (record di punti i A per il club) alle difficoltà con la Fiorentina. Dalla cavalcata europea – prima del calo – con la Sampdoria alla mancata qualificazione al Mondiale 2014 con la Serbia e all’annata negativa con il Milan.

Un modo di allenare combattivo, grintoso, proprio come lo era in campo. Fatto di sincerità, anche al costo di dire verità scomode e di pungere i suoi giocatori pubblicamente.

Adesso dovrà scuotere una città intera, in subbuglio dopo i recenti risultati. Il Bologna deve ripartire. Spera di farlo con il sergente Sinisa, tornato per concludere quello che aveva iniziato undici anni fa.

(Fonte: Sky Sport)

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