Luciano Moggi è tornato a parlare stamane.
E lo fa attraverso le pagine del quotidiano Libero.
Nel suo consueto editoriale infatti l’ex dirigente bianconero oltre ad affrontare i consueti temi del campionato di calcio, entra nei dettagli della sentenza della Corte d’ Appello civile di Napoli.
Parte con queste parole Moggi:
“Siamo alla seconda giornata di ritorno e la situazione non cambia: la Juve sempre in fuga e gli altri ad inseguire. Il solo Napoli sta tenendo botta, anche se non riesce a diminuire il distacco che lo divide dalla capolista”.
Poi, “Meno male che ci sono il calciomercato e la sentenza della Corte d’ Appello civile di Napoli, che riguarda la causa per danni intentata da Gazzoni”.
E qui Moggi va giù duro affermando: “L’ex presidente del Bologna, infatti, vestitosi da vittima di Calciopoli, ha lasciato intendere che la sua squadra sia retrocessa per colpa della sconfitta casalinga subita ad opera della Juve in una partita a suo dire manipolata”.
Prosegue Moggi, “da chi e come non è dato però sapere, visto che l’ arbitro di quella partita, Tiziano Pieri, è stato assolto in sede penale da qualsiasi addebito” dice.
L’ex dirigente bianconero ancora sull’allora presidente del Bologna: “Finge ovviamente di non sapere che la sua squadra in quel campionato è retrocessa perché di 38 partite ne ha vinte solo 9, pareggiandone 15 e perdendone 14; 33 i gol fatti, 36 quelli subiti. È il trend di chi deve lottare per salvarsi, soprattutto quando subisci più gol di quelli che fai. Glielo dice la sentenza”.
“Da parte nostra potremmo suggerirgli di leggere qualche intercettazione del presidente Figc di quel tempo, Franco Carraro, quando intima al designatore: «Mi sembra che a te non diano più retta (chi? Gli arbitri? ndr), visto quello che è successo alla Lazio. Domenica la Lazio va a Milano e non si può far niente (cosa intende? ndr) ma dalla prossima settimana deve essere aiutata. E non può retrocedere la Fiorentina perché sarebbe un danno per il campionato». Indubbiamente qualcosa è sfuggito a Gazzoni” sentenzia Luciano Moggi.
“Resta il fatto che se avesse fatto una squadra migliore non sarebbe retrocesso” recita ancora l’editoriale di Moggi.
“Può darsi che non sia stato in grado economicamente di sostenere il Bologna e quindi costretto a fare quello che non doveva… d’ altra parte, se è stato condannato per bancarotta anche dal Tribunale di Bologna, un motivo ci sarà. Ci dispiace per il povero Gazzoni, ci corre comunque l’ obbligo di dargli un consiglio: fa male a nascondere i propri errori addossandone la colpa a persone che nulla hanno a che vedere con le sue responsabilità” dice Moggi.
Poi Moggi torna sul campionato di calcio e dice: “Il Milan pareggia col Napoli (buon punto in chiave Champions), fra errori sotto porta da ambo le parti e l’ atteso debutto di Piatek. A Gattuso l’ ardua scelta se farlo giocare insieme a Cutrone (ma sarà difficile): comunque il polacco, almeno, ha lottato più di quel che faceva Higuain e si è fatto pericoloso tra le linee”.