Giù le mani dai direttori di gara.
È questo il forte messaggio forte che vuole dare da subito il Governo.
Arriva infatti al Senato il disegno di legge ‘salva-arbitri’ targato Movimento 5 Stelle.
L’obiettivo? la tutela fischietti. Gli arbitri sono spesso vittime di aggressioni durante le partite di calcio o altre competizioni sportive.
Il ddl – come riporta l’agenzia di stampa AdnKronos – presentato a Palazzo Madama dal senatore M5S Gianluca Castaldi, ex arbitro di calcio, punta ad “assegnare la competenza al tribunale ordinario, in composizione monocratica, del delitto di lesioni lievi e lievissime” commesso “in occasione di manifestazioni di carattere sportivo”.
“L’Osservatorio violenza dell’Associazione italiana arbitri – spiega l’esponente grillino all’Adnkronos – ha registrato nella stagione 2015/2016 ben 681 casi di violenza a danno dei direttori di gara. Un simile bollettino di guerra è purtroppo completamente opposto ai valori positivi che lo sport può e deve trasmettere”.
Per questo, prosegue Castaldi, “ho presentato un ddl che garantisce maggiori tutele agli arbitri vittime di violenza”.
Castaldi ne spiega il macanismo della norma “Modificando l’articolo 4 del decreto legislativo n. 274 del 2000, diamo la competenza al tribunale ordinario del delitto di lesioni lievi e lievissime, avvenuto nel contesto di una gara sportiva. In questo modo saniamo le lacune della situazione attuale, a causa della quale l’arbitro vittima della violenza rischia non solo di non ottenere il giusto risarcimento, ma neppure il rimborso delle spese legali”, risponde il parlamentare abruzzese.
Sempre secondo quanto riporta l’agenzia Adnkronos, come si legge nel testo del disegno di legge, “al netto di eventuali circostanze aggravanti, laddove la prognosi risulti inferiore a venti giorni”, il delitto “è di competenza del giudice di pace, procedibile a querela”.
Secondo Castaldi e gli altri senatori M5S firmatari del ddl – scrive Adnkronos – la legge ‘salva-arbitri’ “può quindi rappresentare un efficace strumento di contrasto al fenomeno della violenza contro gli ufficiali di gara, nonché di possibile ristoro – quantomeno legale – alle vittime di tale fattispecie delittuosa”.
I pentastellati auspicano “un celere esame del presente disegno di legge, volto a correggere un vulnus di carattere ordinamentale”, con lo scopo di “dotare gli ufficiali di gara oltraggiati con la violenza fisica, mentale e morale di uno strumento ulteriore di tutela giurisdizionale: effettivo, efficace e concreto”.
Recentemente la Figc è intervenuta per rispondere ai tanti casi di violenza sugli arbitri degli ultimi mesi, annunciando un inasprimento delle sanzioni.
Per la prima volta, si legge in un comunicato del 7 dicembre, la Federazione “ha provveduto a disciplinare nel dettaglio, attraverso l’introduzione di un apposito articolo del Codice di Giustizia, la casistica delle condotte violente, aumentando in maniera significativa i minimi edittali di squalifica ed inibizione (minimo 1 anno per violenza senza referto medico e minimo 2 anni per i casi di violenza con referto medico)”.
Ad annunciare il pugno duro è stato anche il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, che a novembre aveva dichiarato:
“Siamo di fronte ad un’emergenza educativa – ha scandito il leader della Lega a margine dell’incontro dello scorso 13 novembre – farò tutto il possibile per riportare disciplina, regole, ordine, rispetto buona educazione e sanzioni nei campi di calcio. C’è un lavoro da fare per riportare i fondamenti dell’educazione e senso civico. Bisogna sanzionare delinquenti che picchiano centinaia di arbitri ogni anno nei campionati minori”