Salvini attaccato dai “giornaloni” per la foto con l’ultras del Milan.
Son stati infatti i giornali avversi a Salvini a sollevare il polverone.
“Il mio obiettivo è portare più sicurezza e tranquillità negli stadi. E per farlo bisogna parlare anche con i tifosi”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha risposto con queste parole ai cronisti che gli chiedevano spiegazioni per la foto di domenica scorsa in occasione della festa della curva sud del Milan.
In tale occasioni il ministro dell’interno si è fatto ritrarre con il capo ultras del Milan, Luca Lucci, che ha di recente patteggiato dopo essere stato arrestato nel corso un’operazione dalla polizia.
Salvini sostiene che bisogna “riavvicinare a un tifo corretto, colorito, colorato, con bandiere e tamburi in stadi e curve d’Italia, isolando, condannando, e dimenticando gli episodi di violenza e aggressione”.
Il ministro dell’Interno giustifica cosi la sua presenza durante i festeggiamenti dei 50 anni della curva sud di domenica scorsa.
Continua il vicepremier che dice che bisogna “avere sempre meno polizia e carabinieri fuori dagli stadi”.
Salvini continua il suo pensiero dicendo che ben vengano i “confronti anche accesi verbalmente durante i derby, che però non trascendano mai in aggressioni o episodi di violenza: è qualcosa che a nessuno dei miei predecessori è riuscito”.
Matteo Salvini conclude il suo intervento: “Il fatto che io vada allo stadio da quando ho cinque anni e abbia frequentato anche la curva per tanti anni, quando ero giovane magari mi dà qualche vantaggio in più, conoscendo pregi e difetti. Che ci sono in ogni contesto umano”.
Ovviamente le opposizioni politiche hanno cavalcato la polemica arrivando addirittura a chiedere le dimissioni del ministro, nella fattispecie il Pd nella persona del deputato Matteo Richetti.
“In un paese normale un ministro che si fa fotografare con un pluripregiudicato il giorno stesso se ne va a casa”, ha affermato Richetti – arrampicandosi sugli specchi – in una nota.