José Mourinho, Special One, esonerato dal Manchester United dopo due anni e mezzo
La mano all’orecchio allo Juventus Stadium, come dimenticare quel gesto?
Se ripetesse quel gesto ora, chissà quali e quanti malumori avrebbe occasione di sentire.
I malumori della sua squadra senz’altro. Innumerevoli infatti, sono stati negli anni i contrasti con i suoi uomini, così come quelli con la dirigenza.
Risultati portati a casa? Ben pochi. Unica vittoria significativa per lui, l’Europa League incassata dai Red Devils a Stoccolma, la prima della storia dello United.
Dando un’occhiata ai numeri, si capisce facilmente che il bilancio complessivo non possa essere proprio ritenuto positivo dalla società.
Soprattutto considerate le ambizioni del club. A metà stagione il Manchester United si ritrova a 19 punti dalla prima in classifica, avendo portato a casa soltanto sei vittorie.
E il Manchester mette fine bruscamente al rapporto con il suo Special One, che in panchina non ha brillato sia in termini di gioco, sia in termini di risultati.
Un’avventura, quindi, ben poco significativa per un uomo ambizioso come lui.
E una resa dei conti prevedibile e scontata.
Andando oltre i numeri, non si può nemmeno ritenere Mourinho un uomo vincente anche sotto l’aspetto dei rapporti umani, anzi.
Il tecnico portoghese ha sempre avuto un atteggiamento particolarmente indisponente e ciò non ha mai consentito ai tifosi, né ai suoi uomini di raggiungere un livello di affiatamento e armonia, fattori che incidono e contribuiscono a rendere una squadra vincente sotto ogni aspetto.
Difficili i rapporti con tutti, avversari compresi.
E i tifosi della Juventus lo sanno bene.
Come dimenticare proprio quella mano all’orecchio in occasione della sfida Champions.
Un comportamento provocatorio e irritante che ha finito per costargli la panchina dello United.
In un comunicato stampa il Manchester United ha ringraziato Mourinho e ha comunicato che avrebbe selezionato un nuovo tecnico nel corso della stagione.