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martedì, Aprile 23, 2024

Dybala firma la rete n. 5000 della storia bianconera

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È record.

Nonostante la sconfitta della Juventus con lo Young Boys (2-1).

Prima del match lo score delle reti segna quota 4.999.

E l’attesa per il gol che poteva essere segnato nel corso della sfida contro lo Young Boys, è stata ripagata.

Quella che si prospettava come una sfida poco avvincente, dal momento che lo Young Boys figurava già tra gli eliminati dalla competizione, ha finito per risvegliare la passione della squadra bianconera e dei suoi tifosi, visto che la rete realizzata entrerà nella storia, e con lui il suo realizzatore.

Ebbene oltre l’entusiasmante finale che regala la squadra di Allegri, nell’intento di raddrizzare il risultato, i tifosi della Vecchia Signora hanno potuto assistere al gol n 5.000 della Juve nelle competizioni calcistiche.

A regalare questa “joya” è stato Paulo Dybala.

Il giocatore argentino con la rete allo Young Boys, diventa l’artefice del gol numero 5.000 della storia della Vecchia Signora.

Dybala va quindi ad unirsi agli altri giocatori della storia della Juve:

Carlo Parola – autore del gol numero 1.000 nel 1948;
Gianni Rossi – autore del gol numero 2.000 nel 1962;
Massimo Briaschi – autore del gol numero 3.000 nel 1984;
Marco Di Vaio – autore del gol numero 4.000 nel 2003.

Il principale candidato sembrava essere Cristiano Ronaldo, invece ci è voluto l’argentino, subentrato dalla panchina a segnare il gol della bandiera.

Tornando invece alla partita, la sconfitta di Berna, la seconda del girone, non mette mai a rischio il primo posto del gruppo H.

Lo United va sotto al Mestalla, incassa il secondo gol in avvio di ripresa e fa dormire ai bianconeri sonni tranquilli.

La Juventus perde una partita strana: crea almeno 6/7 palle gol nitide e dietro concede solo l’ingenuità di Alex Sandro che provoca il rigore.

Il secondo gol degli svizzeri arriva in contropiede.

Quello che manca è la continuità nell’esprimere gioco, oltre alla mancata risposta da parte di alcuni singoli, Bernardeschi su tutti, ancora lontano dai suoi standard migliori. Bene Emre Can. Sotto tono Pjanic.

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