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venerdì, Aprile 26, 2024

Juventus nella Champions League della finanza. Scalzate le aziende di Berlusconi

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La Juventus ha conquistato un altro scudetto. In Italia. A Piazza Affari.

È lo scudetto della finanza, di quella che conta, del cosiddetto Ftse Mib, il listino dei 40 titoli principali. Lo scudetto che la proietta direttamente nella Champion della Borsa di Milano.

Mercoledì, come anticipato anche dal sito Calcio e finanza “le anticipazioni su un possibile ingresso del titolo della società bianconera nell’indice Ftse-Mib, assieme alla revisione del giudizio sulle azioni bianconere da parte degli analisti di Banca Imi, hanno messo le ali alla Juve in borsa nella seduta odierna”.

Ma a fare clamore dal punto di vista economico/calcistico è il clamoroso avvicendamento tra i titoli delFtse Mib.

Entra nel gota della finanza la Juventus di Andrea Agnelli, ed escono, pensate un pò le aziende del circuito Berlusconi.

La Borsa di Milano ha comunicato infatti l’aggiornamento dell’indice Ftse Mib: fuori Mediaset e Mediolanum (“la banca di famiglia”), dentro Juventus e Amplifon.

Verrebbe da dire l’azienda della famiglia Agnelli in Champions League (Ftse Mib), quelle della famiglia Berlusconi  fuori, in Europa League.

Anzi tecnicamente le aziende che stanno fuori dall’uscio del Ftse Mib vengono definite “riserve”, termine non proprio gradito da Silvio Berlusconi.

La finanza così come il calcio, per uno strano incrocio del destino (ma non troppo) ha messo definitivamente fine all’era Berlusconiana a favore di una nuova era (in verità già iniziata 7 anni fa) per il club bianconero.

E cosi come nel calcio, Berlusconi assieme a Galliani si è ritirato in Brianza con l’acquisizione del Monza Calcio, anche nella finanza c’è il passo indietro verso palcoscenici meno appariscenti.

Non entriamo nel merito strettamente economico e delle implicazioni non positive di carattere finanziario che comporta  l’uscita dal “Champions della finanza”.

Ci limitiamo solo ad evidenziare come ora la la Juventus ha una capitalizzazione che supera il miliardo di euro, valore valore superiore a quello a cui Silvio Berlusconi ha venduto il Milan ai cinesi.

Fonte: “Il Messagero”

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