Gianluca Vialli, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa.
Il campione della Sampdoria prima e delle Juventus poi, racconta la propria battaglia contro la malattia che lo ha colpito.
Ecco le dichiarazioni dell’ex attaccante e capitano della Juventus.
“Giocavo per il piacere di farlo, non avevo sogni particolari da raggiungere. Tutto quello che è venuto è stato meraviglioso ma non avevo l’obiettivo di svegliarmi la mattina con la chiamata di Agnelli” racconta sorridente Gianluca Vialli.
Poi il discorso si fa serio: “Faccio fatica a dirlo, ma credo che questa esperienza mi abbia fatto diventare una persona migliore” ha esordito l’ex bomber della Nazionale italiana.
“Non è certo una fortuna, anche se nella sfortuna posso dire di essere stato fortunato” ha detto Vialli.
“Ti aiuta a vedere le cose da un’altra prospettiva, devi prenderti cura di te stesso e quindi è qualcosa che va sfruttato per diventare persone migliori. A me, come a tutti, è accaduto in maniera improvvisa e inaspettata” racconta ancora Vialli.
Della malattia dice: “L’ho affrontata come ho affrontato le situazioni da calciatore, mi sono dato subito degli obiettivi a lunga scadenza. Uno di questi era di non morire prima dei miei genitori e portare le mie figlie all’altare”.
Parole decisamente commoventi quelle rilasciate dal campione.
Vialli prosegue: “mi sono dato obiettivi a breve scadenza, come la chemio e le terapie. Ci ho lavorato, mi sono messo nelle condizioni psicologiche di affrontarlo”, ha concluso l’ex bianconero.
Gianluca non dimentica i tanti messaggi di affetto che ha ricevuto in questi giorni: “Ringrazio le persone che mi hanno dedicato striscioni e cori in questi giorni. Quelli della Sampdoria, ma anche gli juventini hanno fatto qualcosa di commovente. Dopo tanti anni si ricordano ancora”.