Alberto Malesani si sfoga parlando ai microfoni del Corriere dello Sport di quel calcio che lo ha dimenticato forse troppo in fretta. Già qualche anno fa rilasciò un’intervista in cui manifestava il proprio rammarico nei confronti del mondo del pallone che lo aveva messo da parte senza troppi complimenti.
L’ex mister, dallo sguardo malinconico e con la barba lunga e incolta, in carriera ha addirittura vinto una Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana al cospetto di molti suoi colleghi ancora in auge. Oggi Malesani, a 64 anni si ritrova senza una panchina dalla stagione 2013-2014 con il Sassuolo che poi lo esonerò dopo pochi mesi.
Poi il buio e un ritiro silenzioso.
L’ex tecnico Alberto Malesani si è sfogato circa la sua prematura uscita di scena dal mondo del calcio: “La stima nei miei confronti è caduta, qualcuno mi ritiene a fine corsa o ha voluto che la mia carriera finisse. Non ho nomi e cognomi da fare. Le colpe principali sono le mie, il mio sistema di lavoro non è adatto a esperienze brevi, il mio modo di fare e insegnare calcio ha bisogno di più tempo”. L’ex tecnico di Parma, Hellas Verona e Chievo ma anche dei greci del Panathinaikos ha proseguito poi il suo sfogo additando i social network: “I social mi hanno rovinato. Sono stato giudicato per le immagini e non per il lavoro che ho fatto sul campo come avrebbe dovuto essere, le mie esternazioni, le mie espressioni, il mio modo di essere persona e di evidenziare la passione per il calcio sono stati ripresi dai social e di conseguenza sono stato deriso e sbeffeggiato. E’ come se il calcio si fosse dimenticato di me, cosa ho fatto di male?”.
Fonte: Il Giornale