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Milan, la guarigione è rinviata: dopo l’impresa PSG, figuraccia a Lecce

No, il Milan non è guarito. Dopo l’incredibile impresa in Champions League contro il PSG, che ha permesso ai rossoneri di continuare a sperare nella qualificazione, è arrivata la proverbiale doccia fredda in campionato, pochi giorni dopo. Il Milan non è infatti riuscito ad andare oltre il pareggio con il Lecce, subendo fra l’altro una rimonta umiliante (ma strameritata) e dissipando un vantaggio di 2 reti. Si tratta di un inciampo che rischia seriamente di compromettere in modo ulteriore il cammino in campionato, e che molto probabilmente mette la parola fine alle ambizioni scudetto.

Milan, altra figuraccia collezionata in campionato

La sconfitta con il Lecce è di quelle che fanno male, molto male. Il Milan era infatti riuscito a portarsi sul doppio vantaggio, grazie al gol di pancia di Giroud e al raddoppio dell’olandese Reijnders, alla sua prima marcatura in Serie A. Il tutto assorbendo l’infortunio muscolare di Leao, che aveva costretto il campione portoghese ad uscire dal campo all’ottavo minuto di gioco. Una tegola pessima: nei prossimi giorni il giocatore verrà sottoposto alle analisi di rito, e solo allora si potrà capire l’entità del problema e stimare i tempi di recupero.

Il secondo tempo della gara ha visto il Lecce sugli scudi, e il Milan sparire dal campo. I giallorossi, già nel primo tempo, erano andati più volte vicini al gol. Alla fine il pareggio è arrivato con una rimonta clamorosa, a cavallo tra il 66 esimo minuto e il 70 esimo minuto. La prima firma è stata di Sansone, abituato da sempre a segnare ai rossoneri, sugli sviluppi di un calcio d’angolo e con un’azione che è sembrata la fotocopia del gol subito in Champions contro il PSG.

Il definitivo 2-2 è arrivato pochi minuti dopo, grazie ad una bella girata all’angolino di Banda, dopo una palla scellerata persa da Musah in ripartenza. Il Lecce era riuscito addirittura a completare la rimonta segnando il 3-2 all’ultimo minuto di recupero con Piccoli e con la complicità di Maignan, ma l’arbitro ha annullato al VAR a causa di un pestone del giocatore leccese. Alla fine, il Lecce esce addirittura deluso, mentre il Milan ne viene fuori con le ossa rotte, e con un Giroud espulso che rischia fino a 4 giornate di squalifica.

L’impresa col PSG: un barlume di speranza

Si parte da una doppia premessa: il Milan si trova in un girone infernale, fra i più difficili della storia della competizione, e di certo non rientra nelle quote vincente Champions League. Però la vittoria di San Siro contro il PSG aveva nuovamente alimentato un barlume di orgoglio nei tifosi, nella società e nei giocatori, in ricordo dei fasti del vecchio DNA europeo dei rossoneri. Una vittoria bella, conquistata con forza e spirito di sacrificio, come accadeva spesso al Milan scudettato di Pioli.

Una vittoria che rilancia quantomeno le speranze per qualificarsi agli ottavi, dato che il destino è nelle mani dei rossoneri: due vittorie nelle restanti due gare, e l’obiettivo verrebbe matematicamente archiviato.

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