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Plusvalenze, Chirico: “Se non è stato sleale il Bologna, non lo era nemmeno la Juve. Club bianconero danneggiato da Gravina”

Da giornalista e tifoso della Juve, Marcello Chirico non le manda a dire al Palazzo del calcio dopo il “caso Orsolini” dove “una procura, quella di Bologna, ha praticamente detto che le famose “side letters”, le carte segrete che tanto avevano riempito nei mesi scorsi le pagine dei giornali ed eccitato i lettori antijuventini, sono carta straccia. Valgono zero”.

In sostanza, spiega Chirico “il GUP bolognese, che ha esaminato per bene la documentazione relativa alla cessione di Orsolini arrivatagli dai colleghi di Torino titolari della famosa inchiesta Prisma, non c’ha trovato nulla che possa far pensare a un falso in bilancio, e ha archiviato”.

Poi l’affondo: “Commenti da parte del presidente federale Gravina? Zero. Commenti del ministro dello Sport Abodi? Neanche. E dal presidente del CONI Malagò? Nemmeno. Tutti muti”.

Cioè “per loro il caso Prisma, per quanto attiene ai risvolti sportivi, è stato chiuso lo scorso maggio con la sentenza definitiva della CAF, come tale tutto ciò che sta accadendo dopo non vale”.

“Per la solita bizzarra storia che la giustizia sportiva è autonoma. Come tale libera di fare ciò che vuole e di sbagliare, sapendo che nessuno le contesterà mai nulla, come confermato nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato sull’annosa vicenda Calciopoli”.

Il presidente Gravina non si porrà nemmeno il problema di aver ingiustamente danneggiato, e in maniera pesante, un solo club con la storiella della “slealtà”, perché di ciò che sentenziano gli altri organi giurisdizionali di questo Paese non gli importa nulla, nemmeno quando gli dimostrano che i suoi giudici federali hanno preso una cantonata (l’ennesima). Vedi appunto il trasferimento di Orsolini. Perché se non è stato sleale il Bologna, non lo era nemmeno la Juve”.

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