La furia di Chirico si scaglia contro la FIGC e la Uefa dopo l’ennesimo sopruso stavolta ai danni della Under 21.
Chirico parte dall’agguato alla Juventus: “Non era stato uno sbaglio quello di non inserire il nome della Juventus nel tabellone dei club ammessi alla prossima Conference League. Quelli di Nyon sapevano già che Madama avrebbe rifiutato di parteciparvi ed hanno solo anticipato graficamente una notizia che soltanto 24h dopo è stata resa nota. Non ancora ufficialmente, ma in via ufficiosa. Quindi, pressoché certa”.
“Ad Elkann interessava rimettere le cose a posto dopo gli sconquassi del cugino, puntando al compromesso con tutte le istituzioni sportive anziché allo scontro, e ci sta riuscendo”, scrive ancora il giornalista di fede bianconera.
Poi l’affondo nei confronti del presidente federale – nonché vice pres. Uefa -Gravina:
“Dopo lo scempio arbitrale di Cluj, nel debutto degli azzurrini all’europeo di categoria contro la Francia, verrebbe da domandargli se il calcio italiano può accontentarsi di veder umiliata la Juventus
dalla giustizia sportiva e tacere di fronte ad un arbitraggio assurdo che potrebbe mettere a rischio il percorso della Under 21 nel torneo continentale”.“Perché la FIGC non ha alzato la voce subito, a fine partita, sostenendo legittimamente le giuste recriminazioni del CT Nicolato? Forse per non urtare troppo la suscettibilità di Ceferin? Chissà mai potesse risentirsene e un domani … Insomma, il particolare anteposto all’interesse generale. Che, in questo caso, sarebbe stato quello della nostra Nazionale”.
“Per la quale, però, molti juventini hanno smesso di tifare già dal 2006, e altri se ne sono aggiunti dopo le recenti vicende giudiziarie. Vedere l’altra sera la Under mostruosamente penalizzata dalla quaterna olandese è stata quasi una loro piccola, platonica, ma goduriosa rivincita nei confronti di una Federazione matrigna, crudele con la Juventus e prona a Ceferin. “Ben gli sta!”, tuona Chirico.