Il mondo dello sport è in continua evoluzione e non smette di accalappiare nuovi utenti, complice un’evoluzione tecnologia forse senza precedenti, che ha in qualche modo rivoluzionato il concetto di sport stesso: non solo gioco ma anche partecipazione, interattività, coinvolgimento, immersione. Così è stato per tutti gli sport, oggi maggiormente in voga: tennis, motori, basket, in particolare NBA americana.
Eppure, c’è un monopolio che ancora non è stato scalfito: è quello del calcio che, si sa, in Italia è sport nazionalpopolare. Ebbene, lo è anche nel mondo, seguito da più di 3,5 miliardi di utenti.
Lo sport più popolare del globo è ancora il football, seguitissimo in oltre 150 Paesi e col cuore a metà tra il Sudamerica, il cui fascino esoterico non manca di rinnovarsi ed Europa. Nel cuore del Vecchio Continente ci sono le squadre più storiche e vincenti del mondo: dal Real Madrid al Milan passando per il Manchester United ed il Bayern Monaco, per citarne solo qualcuna tra i massimi campionati del mondo.
Il fatturato totale del mondo del pallone supera i 47 miliardi di dollari, con bilanci spesso vertiginosi e margini di crescita notevoli a tutte le latitudini. Il 28% del giro di affari mondiale è del calcio, che in alcuni Paesi è parte centrale e fondamentale del PIL.
Non è più così ovunque, chiaramente. Soprattutto in Europa la situazione è piuttosto chiara: i principali club, ovverosia quelli più vincenti di tutti, sono anche quelli più in difficoltà.
Un’aria di crisi che il Covid h
Per questo i club italiani stanno andando anche verso altri lidi per allargare i propri introiti. Lo si comprende dagli sponsor, sempre più frequenti quelli del mondo del trading, e da forme alternative e complementari al calcio tradizionale.
Il caso eloquente è quello degli eSports, che a tema calcio non mancano mai. In Italia si tratta di un settore in larga ascesa che, secondo gli ultimi dati resi noti all’Enada di Rimini 2023, ha avuto un impatto economico complessivo pari a 47 milioni di euro. Un impatto economico diretto ed indiretto, laddove nel primo caso si intende l’occupazione generata dal settore – 38 milioni di euro, ed il secondo fa riferimento a servizi ausiliari e di merchandising, pari a 10 milioni di euro. Un settore in crescita con margini ancora importanti.
Esiste già la eSerie A, la modalità virtuale della massima serie italiana e le squadre partecipanti sono quelle della realtà, trasposte su console. Un rinnovamento necessario che, chissà, porterà ad altri impensabili ad oggi risultati per tutto il sistema calcio italiano.