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Mandzukic: “Forza Juve, noi eravamo più indietro di 10 punti… quindi sì, la rimonta è possibile!”

Parla Mario Mandzukic! Il grande ex della Juventus presenta alla Gazzetta dello Sport affrontando il match tra Juve-Inter:

A cosa rinuncerei per giocare Juve-Inter? (risata) So che vorreste una bella risposta… Ma io non vivo nel passato. Mi piaceva molto questa sfida e più grande era la partita, più grande era la mia ambizione di vincere. Mi piacerebbe andare a vedere la partita allo Stadium. In caso contrario, la guarderò in televisione: non mi perdo una gara della Juventus”.

E su Allegri non ha dubbi: “Sì, ma non parliamo della stagione. È un ottimo tecnico e credo che possa ribaltare la situazione. Mi sono divertito in ogni allenamento con lui. E che sfide a basket: lui pensa di giocare bene, ma io gli ho dimostrato che non è così bravo come crede…”.

L’ex bomber della Juve invita l’ambiente bianconero a crederci: “Noi eravamo più indietro di 10 punti… quindi sì, è possibile! Ma non dipende da un singolo giocatore, bensì da tutta la squadra, che deve dimostrare spirito collettivo e determinazione nel voler raggiungere l’obiettivo”.

Quando sei così indietro, dipendi anche dagli altri. Però la Serie A è tosta, è probabile che tutti possano perdere punti strada facendo. Nel 2015-16, quando eravamo indietro, ci siamo riuniti e tutti insieme abbiamo deciso di invertire la rotta

. Adesso non sono nello spogliatoio e quindi non posso dire di più. I ritorni di Pogba e di Chiesa al top aiuteranno, ma non giocano da soli”.

Consiglio a Vlahovic? “Non ne ha bisogno. L’unica cosa che posso dirgli, è come affrontavo io questi match: non pensavo a fare gol, ma a come vincere la partita. Ci sono tanti modi per aiutare squadra e il successo della Juve è l’unica cosa importante alla fine”.

“Se corri, salti, vinci i duelli, se mostri la tua determinazione ai rivali, se prendi buone decisioni con la palla, se crei delle opportunità, se segui il piano di gioco dell’allenatore, tutto questo contribuisce alla vittoria. Che senso ha segnare una tripletta se poi si perde la partita? Vlahovic ha già dimostrato di essere un ottimo 9. Ora dipende da lui e dalla sua ambizione di voler diventare uno dei top al mondo”.

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