La procura ha notificato i provvedimenti per il cda e altri dirigenti nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze nei conti Juve.
I reati contestati sono: falso nelle comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza, aggiotaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti
La Procura di Torino ha dunque notificato ai componenti del Consiglio d’amministrazione della Juventus, ma anche ai dirigenti con responsabilità strategiche, ai componenti del Collegio Sindacale e al revisore legale del club, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, iniziate nel 2021.
Sono 16 gli indagati, tra cui la società Juventus, il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved, l’ex dirigente Fabio Paratici e l’a.d. (ma da tempo membro del cda) e Maurizio Arrivabene.
Spiccano le richieste del procuratore capo di Torino Anna Maria Loreto che nella nota con cui dà conto degli sviluppi, chiarisce che l’istruttoria prende in considerazione le annualità 2018, 2019 e 2020, con le ipotesi di falso in bilancio e false comunicazioni al mercato.
La Procura fa sapere inoltre di aver “depositato al Giudice delle Indagini Preliminari richiesta per l’applicazione di misure cautelari personali (per alcuni indagati) e reali e che tale richiesta sia stata rigettata in data 12 ottobre 2022, avendo il Giudice ritenuto l’assenza di esigenze cautelari. Avverso l’ordinanza di rigetto è stato depositato appello”.
La misura richiesta, e rigettata, erano gli arresti domiciliari per il presidente bianconero Andrea Agnelli.
Secondo l’accusa “il quadro probatorio acquisito consente di delineare una attività di alterazione delle poste di bilancio (e quindi dei risultati di esercizio) quale conseguenza, in primo luogo, di un anomalo ricorso ad operazioni di scambio dei diritti alle prestazioni sportive di un elevato numero di atleti, operazioni, per altro, nel complesso distoniche nel panorama nazionale, (…) concluse a valori stabiliti dalle parti in modo arbitrario e con lo scopo di far fronte alle necessità di bilancio: tali operazioni sono state ritenute fittizie, anche alla luce del contenuto di conversazioni registrate nel corso delle indagini”.