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Ritiro Juve, c’è qualcosa che non torna nelle parole di Allegri

Il Corriere dello Sport tra le sue colonne prova a fare chiarezza sul giallo del mini-ritiro (?) imposto dalla Juve ai suoi giocatori.

Il giallo dopo la disfatta di Haifa: cosa non torna nella ricostruzione di Allegri sul ritiro”: È questo il titolo del quotidiano sportivo che prendendo spunto dlla parole di Allegri in conferenza («Il ritiro non era una punizione ma il modo per dare un po’ di ordine perché quando mancano i risultati si vede più nero di quello che è. La squadra non ha mai chiesto di non andare in ritiro, assolutamente no, sono voci infondate»), riferisce che c’è qualcosa che “non torna tutto nel racconto del tecnico bianconero delle ore immediatamente successive al ritorno da Haifa”.

Nel dettaglio, spiega il CorSport “Max parla di un allenamento svolto nel tardo pomeriggio al rientro dalla trasferta israeliana mentre la società aveva informato che nulla era stato fatto, a parte i classici massaggi post gara, per mancanza oggettiva di tempo dopo il lungo volo da Tel Aviv”.

Ma non è tutto. Secondo il quotidiano sportivo “non convince la spiegazione sul cambio di programma di mercoledì pomeriggio. Stando a quanto stabilito da Allegri dopo la sconfitta con il Maccabi, la squadra avrebbe dovuto andare in ritiro subito al ritorno a Torino; ritiro iniziato invece giovedì mattina dopo un confronto tra allenatore e squadra”.

Il Corriere dello Sport analizza un altra frase del tecnico in conferenza («Ho parlato con loro quando siamo rientrati, dovevano andare a casa a prendere la roba e allora ho detto: ci vediamo domani mattina») e ritiene “difficile pensare però che il motivo risieda esclusivamente nella mancanza dello spazzolino da denti o del pigiama…”

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