L’ex arbitro Gianpaolo Calvarese su Calcio e Finanza ha commentato quanto avvenuto nel corso della sfida Juventus-Salernitana, che si è portata dietro uno strascico di furiose polemiche, a causa delle decisioni prese dalla direzione arbitrale.
L’arbitro Matteo Marcenaro e Luca Banti sono finiti nella bufera a causa della decisione di annullare il gol realizzato nel finale di gara da Milik, per un fuorigioco di Bonucci, risultato poi clamorosamente inesistente, vista la posizione di Candreva, “dimenticato“ dalle immagini VAR.
La domanda più importante è cosa succederà ora a Matteo Marcenaro. “Bisogna chiarire che non è vero che un direttore di gara non rischia nulla in caso di errore – ha commentato Calvarese. Se un fischietto viene fermato infatti, supponiamo, per tre domeniche nella massima serie, andrebbe a perdere ben 12mila euro, (come nel caso di Pairetto per gli errori in Lecce-Monza, che verrà fermato e non rivedrà i campo della massima serie almeno per tre giornate
…) visto che ogni gara di serie A viene pagata 4mila”.“Restano i 30mila euro annui (pagati in 3 tranche) di diritti d’immagine. Cifra che spetta a un arbitro con meno di 50 gare nella massima serie, come nel caso di Marcenaro. Una quota che è pari a 20mila euro se si è invece ai primi anni, mentre sale oltre i 30mila se si superano le 50 partite in Serie A o si diventa arbitri internazionali” ha spiegato.
“Cosa rischia Marcenaro? L’AIA ha già specificato che non si tratta, nella fattispecie, di un vero e proprio errore arbitrale, in quanto il VAR non aveva a disposizione tutte le immagini e i video riferibili alla posizione di Candreva. Difficilmente quindi Marcenaro verrà fermato, ma verosimilmente verrà tenuto lontano dai riflettori almeno per un po’ di tempo. Lontano dai match di cartello” ha concluso.