L’Inter è ancora alle prese con il problema dei pagamenti con Digitalbits. Pagamenti non pervenuti, che hanno portato i nerazzurri a togliere progressivamente il logo del suo main sponsor dalle attività della squadra. Marchio già sparito dalle maglie della Primavera, dalla squadra femminile, oltre che dai cartelloni a bordo campo.
Un accordo quadriennale da 85 milioni di euro complessivi, per il quale l’Inter sarebbe ora intenzionata a procedere per vie legali, come riportato dal quotidiano la Repubblica. I nerazzurri saranno comunque costretti a tenere il marchio Digitalbits sulle maglie della prima squadra: la Nike, infatti, ha già stampato, e venduto, migliaia di nuove maglie 2022-23 con il marchio Digitalbits.
“La criptovaluta è scomparsa anche dagli sfondi per le interviste
– riferisce il quotidiano. Non dalla prima maglia dell’Inter. Il motivo? La Nike, sponsor invece solidissimo, ha già prodotto centinaia di migliaia di divise con quel brand sul petto. Fosse tolto, chi comprerebbe più le maglie già stampate? Non è escluso che il rapporto si possa concludere per vie legali con la rescissone unilaterale”.Nelle scorse ore l’Inter ha annunciato un nuovo accordo di partnership con Hisense Italia fino alla stagione 2024/25, che però non sostituirà Digitalbits, come spiegato da Alessandro Antonello, CEO Corporate dei nerazzurri: “Siamo convinti che questa collaborazione porterà a nuovi importanti traguardi per entrambi i brand. Hisense, ovviamente, non andrà a sostituire Digitalbits come main sponsor“.