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Pogba, messaggio alla Juve: “Quando l’ambiente mi ama do il meglio”. Bianconeri unici ad averlo amato davvero

Paul Pogba ha parlato anche del suo futuro ai microfoni di ‘Uninterrupted’.

Se sono in sintonia prima di tutto con la squadra, con i tifosi, con il club che ti conosce e ti ama, io come tutti i giocatori posso dare il meglio” ha dichiarato il centrocampista francese.

Se sei libero mentalmente e ti diverti, performi. Devi essere a tuo agio dove giochi e con le persone con cui giochi. È la cosa più importante”. Con queste parole, Paul Pogba, apre la sua intervista ai microfoni di ‘Uninterrupted’.

Tutti vogliono sentirsi amati, tutti ne hanno bisogno”, ha proseguito il ‘Polpo’.

E ancora: “Crescendo è sempre bello sentirsi gratificati. E anche quando sei grande è bello sentire che le persone apprezzano chi sei e cose che fai, che sei felice. Ogni tanto capita di non sentirsi bene con se stessi e quando qualcuno ti viene a dire “tranquillo, va tutto bene, può succedere” ti dà una grande spinta. È importante sentire certe cose dai propri compagni di squadra. E poi tu puoi aiutarli a tua volta”.

Sul suo ritorno alla Juventus: “Sto prendendo il mio tempo, pensando, unendo i vari pezzi. Voglio solo il meglio, voglio giocare a calcio ed essere me stesso. Voglio divertirmi a fare ciò che faccio, altrimenti non posso performare al meglio. Non voglio pensare negativo. Si può perdere una partita o un trofeo, ma devi essere a posto con te stesso e divertirti. È questo che sto cercando. La mentalità è tutto”.

Pogba ha poi spiegato che il suo obiettivo è riuscire ad affermarsi come esempio positivo per le nuove generazioni:

“Il calcio mi ha dato l’opportunità di essere chi sono oggi. Sono diventato un esempio per tante persone, prima di tutto per i bambini. Quello che faccio ha un grande impatto su di loro e mi dà l’opportunità di essere più di un semplice giocatore. Voglio essere un esempio, una leggenda dentro e fuori dal campo”.

“Alla fine sono queste le cose che restano: in campo arriveranno nuovi giocatori, ciò che resta è anche ciò che costruisci fuori dal campo. Voglio lasciare un’eredità”.

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