Era il 15 di ottobre 2005 e allo stadio Delle Alpi un giovane Giorgio Chiellini giocava la sua prima di 559 partite in bianconero. Juventus-Messina, 1-0. In panchina Fabio Capello, gol partita di Alex Del Piero. Chiellini entrò in campo con la sua maglia numero 3, la stessa che lo ha accompagnato per tutta la carriera, al posto di Nedved. Sono trascorsi 17 anni da allora, e oggi il capitano bianconero Giorgio Chiellini si appresta a dare il suo doloroso addio alla Juventus.
A parlare di Chiellini e dell’importantissimo ruolo svolto sia alla Juve che in Nazionale è la leggenda del calcio Dino Zoff. Ai microfoni di TuttoSport l’ex portiere ha ricordato gli esordi del difensore: “Abbiamo lavorato insieme alla Fiorentina nel 2005 per alcuni mesi. Giorgio aveva 20 anni. Un combattente, un professionista vero e lo ha dimostrato con tutti i trofei vinti in carriera. Si era capito da subito che avrebbe avuto un grande futuro. Inizialmente giocava terzino sinistro poi è stato spostato in mezzo alla difesa dove ha fatto sempre meglio
. Se ci siamo salvati quella stagione è merito suo“.Un leader dello spogliatoio. “Giorgio non ha mai urlato in spogliatoio perché lui è un leader vero“ ha commentato Zoff, che ha poi aggiunto: “Il segreto per essere capitano della Juve? La serietà nei comportamenti”.
In merito alle sue scelte future, Zoff ha dichiarato: “Giorgio è giovane, se pensa che il suo fisico e il suo rendimento glielo consentono può continuare a giocare, soprattutto se si diverte. L’esperienza negli Stati Uniti gli farebbe bene”. In molti si aspettano un suo ingresso in dirigenza. “Ha le caratteristiche per fare bene anche in quella posizione lavorativa – ha commentato. È sveglio, intelligente, preparato e può dare il giusto contributo”.
Possibili sostituti? Nota dolente. “Ci sono tanti giocatori bravi in giro, c’è chi si fa notare e chi meno. Ma onestamente non vedo un altro Chiellini al momento“.