La gara Juventus-Bologna ha registrato un episodio in particolare che ha cambiato il match dell’Allianz Stadium. Due minuti in cui è successo di tutto, ricostruiti dall’ex arbitro Graziano Cesari che nel corso della trasmissione sportiva Pressing ha spiegato alla moviola l’episodio del rigore negato ai bianconeri e le due espulsioni ai rossoblu.
“All’81’ Morata cade dopo il contatto con Soumaoro. L’arbitro Sacchi va al VAR: per 45 secondi vede solo le stesse immagini, poi ne arrivano delle nuove. Sacchi quindi si allontana ed espelle Soumaoro per chiara occasione da gol. Medel urla e l’arbitro Sacchi continua a ripetergli: “Non è rigore”. Scatta il secondo cartellino rosso per Medel che cerca di spostare l’arbitro e rischia una squalifica
ancora più pesante”.Il parere di Cesari sul contestato episodio: “È stata una situazione mal gestita dall’arbitro. Avrebbe dovuto calmare gli animi e spiegare bene, ha avuto una reazione scomposta. Un arbitro deve essere tranquillo: con la gestualità deve far capire subito che non è rigore, poi deve espellere Soumarou. Il fallo su Morata è netto, la scarpetta è fuori dalla linea perimetrale ma questa immagine l’arbitro non l’ha mai vista. Da altre inquadrature si vede che il piede sinistro di Morata è fuori area, anche se non si vede benissimo, da un’altra immagine ancora c’è il ginocchio che tocca la coscia e si ipotizza che siamo fuori dall’area di rigore”.