Ai microfoni del quotidiano la Stampa l’ex portiere Dino Zoff, che il prossimo 28 febbraio compirà 80 anni, ha ripercorso la sua lunga e bella carriera che lo ha portato ad essere ritenuto una vera e propria leggenda del calcio.
Una carriera legata in maniera indissolubile alla Juventus, che Zoff ha ricordato così: “Giocare alla Juve era come andare a lavorare alla Fiat. Là dovevano vendere auto, qui vincere. Le chiacchiere non esistevano. È come deve essere lo sport. Conta solo vincere
è un concetto che spesso viene messo in modo negativo, ma è una misura delle tue qualità sul lavoro”.Zoff ha poi parlato anche del Pallone d’Oro, prestigioso riconoscimento che secondo l’ex portiere, è giusto che venga assegnato ad una categoria in particolare: “È giusto che vada a chi fa gol, a Messi, a Ronaldo… sono gli artisti veri. Il portiere non è un’artista, ma un operaio specializzato, non inventa niente. Anzi, deve parare le invenzioni degli altri“.