La Procura Federale ha annunciato nelle scorse ore la chiusura delle indagini preliminari in merito al caso plusvalenze. Le 11 società coinvolte hanno ora 15 giorni di tempo per esaminare gli atti e articolare la difesa. Cinque i club di Serie A: Empoli, Genoa, Juventus, Napoli e Sampdoria. A loro si aggiungono Pisa e Parma (Serie B), Pescara e Pro Vercelli (Lega Pro), oltre a due società non più affiliate e non più esistenti, Novara e Chievo.
Nelle scorse settimane anche la sede dell’Inter era stata perquisita ed era stata acquisita la documentazione inerente la stessa indagine. Che però ora non figura nell’elenco dei club coinvolti nel caso plusvalenze.
Una notizia che ha fatto insorgere il web, che ha puntato il dito contro l’assenza in elenco proprio dell’Inter. C’è chi si chiede: “Per l’Inter si aspetta la prescrizione?” e ancora “E l’Inter che ormai ha fatto peggio di Calciopoli, dov’è finita?”, e chi ricorda: “Quando si legge Genoa in realtà si legge Inter per il caso Pinamonti
. È il caso più eclatante: il Genoa lo prende in prestito per 500 mila euro dall’Inter e l’anno successivo lo acquista per 19.5 milioni dall’Inter la quale lo ricompra a 21 milioni e poi lo cede in prestito all’Empoli“. Non manca chi fa pungente ironia: “Dell’Inter si parlerà tra 5 anni, quando il reato sarà prescritto, loro ci sono abituati”.Tra i tanti commenti, c’è chi difende i nerazzurri: “Hanno sempre agito correttamente sul mercato, dunque possono tirare un sospiro di sollievo“. Ma arriva chi demolisce le illusioni dei tifosi nerazzurri e spiega: “Sul fronte plusvalenze sono aperti altri fascicoli. Le indagini sono in corso e quindi è impossibile prevedere adesso il percorso degli accertamenti investigativi. Per questo motivo, l’Inter non figura nell’elenco nonostante l’indagine della Procura della Repubblica di Milano” e anche: “La Juve fa vendere i giornali. L’Inter non viene mai citata perché le indagini non sono ancora concluse. E ad occhio e croce, è quella con più plusvalenze di tutte“.