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Varriale si difende dalle accuse dell’ex compagna: “Ci siamo colpiti tutti e due. Alla fine del diverbio quello messo peggio ero io”

L’ex vicedirettore di RaiSport Enrico Varriale nel corso di un’intervista al quotidiano la Repubblica ha fornito la propria versione in merito alla vicenda che lo vede a processo, a seguito delle accuse di stalking e lesioni mossegli dall’ex compagna.

“Ho fatto qualcosa che non può e non deve essere fatto. Mai. Ho sbagliato, ma non datemi del mostro. Mi sono difeso e l’ho solo allontanata. Sono innocente e lo dimostrerò”, ha commentato il giornalista, che ha respinto le accuse:

“La sera del 5 agosto scorso, dopo la vacanza estiva eravamo a casa sua a Roma, abbiamo discusso e me ne sono andato. Colluttazione? Ci siamo colpiti tutti e due, ma non l’ho picchiata

e non le ho mai messo le mani al collo. Alla fine del diverbio quello messo peggio ero io, avevo un occhio pesto. Mi sono difeso e l’ho solo allontanata“.

Davanti ai magistrati la donna ha dichiarato che a seguito del “diverbio” con Varriale è stata costretta a ricorrere alle cure del Policlinico Gemelli di Roma da cui è stata dimessa con una prognosi di 5 giorni.

Dopo le denunce presentate dalla donna, nei confronti di Varriale è stato disposto il divieto di avvicinamento. Il gip ha aggiunto: “Le condotte poste in essere dal Varriale danno conto di una personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo“.

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