Giovanni Galeone, noto allenatore nonché mentore e maestro di Max Allegri, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport.
Galeone ha parlato di Juve e ovviamente di Allegri che oggi compie gli anni:
“Lo chiamerò per fargli gli auguri, li farò con mia moglie perché ci tiene anche lei. Che regalo gli farei? Vlahovic o Jorginho. Locatelli? Alla fine penso che la Juve lo prenderà, e sarebbe un bel regalo. Con lui, Jorginho e Rabiot vincerebbe lo scudetto con la sigaretta in bocca“, ripete ancora una volta Galeone.
Poi rivela: “I dieci gol chiesti a McKennie e Rabiot è una cosa che forse ha appreso da me. Io chiedevo sempre 10 gol a campionato alle mezz’ali come lui e Gasperini. Rabiot ha tutte le caratteristiche per arrivarci”.
E sul ritorno di Pjanic: “Sarebbe un’ottima soluzione, ma bisogna muoversi! Fino ad ora hanno fatto tutti un mercato allenatori più che giocatori”.
Galeone però fa un passo indietro e spiega: “La Juve è stata brava a capire l’errore di aver mandato via Max, il fatto di averlo ripreso ne è stata la dimostrazione”.
Allegri ha rinunciato ad altro, si vede che tutti e due avevano voglia di ritrovarsi.
Sulle soluzioni offensive della Juve, l’ex tecnico del Pescara non ha dubbi:
“Se non conoscessi Massimiliano sarei preoccupato, ma sono sicuro che lui sistemerà tutto. Ronaldo? Se si trova l’assetto difensivo valido con lui si parte sempre da 1-0. E’ importante però avere una struttura e idee chiare, ecco perché ho parlato di Vlahovic: non è Benzema, ma è giovane (classe 2000, ndr), più imparare e si adatterebbe alla grande vicino a Ronaldo”.
“Chiesa può avere un impatto importante. Consideravo la spesa per lui eccessiva, visto che la Juve aveva già attaccanti esterni e aveva bisogno di un centrale difensivo di sinistra. Invece ha fatto un ottimo finale di campionato e un bellissimo Europeo. E ha ancora margini di miglioramento…”
Pronostico? “Per lo scudetto la Juve è da sola in prima fila, soprattutto dopo che l’Inter ha ceduto Lukaku”.