Andrea Bosco, giornalista di fede juventina, critica aspramente l’operazione messa in piedi da Lotito per dribblare la norma che vieta ad un presidente di Serie A, di detenere le quote di due o più club tra la massima serie e quella cadetta.
“A un’ora dalla prevista scadenza Claudio Lotito, padrone della Lazio e contemporaneamente della Salernitana (neo promossa in seri A) ha mandato alla Federazione una pec indicando un trust per una vendita da effettuare (non si possono possedere contemporaneamente due società di serie A) in futuro”.
“Non tra sei mesi, come si aspettava Gravina, ma tra sette e 15 giorni: decide Lotito. Che essendo un uomo dalle mille sorprese ha individuato due trustee. Alla Figc ne sarebbe bastato uno”.
Ma c’è di più, ecco cosa ha raccontato Andrea Bosco:
“Uno dei “vigilantes“ è quel Marchetti, generale della Guardia di Finanza, nel 2017 indicato da Lotito per la presidenza della Lega. Quali sono i problemi? Per cominciare non c’è nella pec alcuna indicazione sul valore del club”.
“Lotito (che ha respinto – pare- tre offerte al ribasso) si aspetterebbe 100 milioni dalla vendita. Morale: la Salernitana (che ha vinto sul campo, va chiarito) difficilmente sarà invitata alla prossima riunione di Lega”.
“Ora la Figc esaminerà la pec al microscopio e poi aprirà il solito “tavolo“ . Per una trattativa che potrebbe vedere (scommettiamo?) ricorsi e contro ricorsi. Perché, non lo sapeste, la Salernitana ha due proprietà: Enrico, figlio di Lotito e il signor Mezzaroma, cognato del latinista Claudio”.
“Non è finita: il presidente del Benevento, Vigorito, ha chiesto, classifica alla mano, di venire ripescato nel caso la Figc bocciasse la procedura presentata da Lotito. Finita? Veniamo anche noi pare abbiano fatto sapere Cittadella e Monza. Di sicuro- in punta di pec – la Salernitana inizierà il campionato “con le evidenti discrepanze – ha scritto il Corriere della Sera – rispetto a quanto ( alla Lazio, n.d.r ) avevano raccontato“. Poi si vedrà. Non azzardatevi a “pensar male“ . Potreste “azzeccarci“ . La Figc è nota per decidere di non decidere”, tuona l’ex giornalista del Guerrin Sportivo.