L’ex portiere della Juventus, Stefano Tacconi, nel corso di un’intervista a TuttoSport ha commentato le recenti critiche che hanno coinvolto il portiere Wojciech Szczesny, che si è reso protagonista di un rocambolesco autogol nel corso del match Euro2020, Polonia-Slovacchia.
“Può capitare che la palla, dopo aver sbattuto sul palo, finisca sulla schiena del portiere. Fa parte delle cose imprevedibili che succedono nel calcio, non è stata colpa sua“, ha dichiarato Tacconi, prendendo le difese di Szczesny. “Non parliamo però di errore. Szczesny è un portiere esperto, con grandi basi”, ha continuato Tacconi, che ha poi aggiunto: “Abbiamo le spalle larghe, e non solo quelle. Quello del portiere è un ruolo talmente delicato che devi possedere una grande personalità per farti scivolare addosso commenti e critiche”.
Tacconi ha poi ricordato la sua rivalità con Walter Zenga: “la concorrenza tra noi due era uno stimolo per fare meglio. E poi lui era il portiere dell’Inter, io della Juve, normale che tra noi due ci fosse rivalità, però positiva, e competizione. Con la differenza che io in bianconero vincevo… Però non abbiamo mai litigato davvero, c’è stata soltanto qualche battuta”, ha sottolineato l’ex portiere bianconero.
Tacconi ha poi aggiunto un parere sulla trattativa più chiacchierata del momento, quella di Donnarumma al Psg: “Secondo me Donnarumma è sopravvalutato: viene definito come miglior portiere al mondo, ma io non lo vedo così, ha ancora tanto da imparare. Ai miei tempi non so se avrebbe giocato titolare“.