Nel corso di un’intervista a Tony Damascelli per Il Giornale, l’ex giocatore e presidente della UEFA, Michel Platini ha commentato l’intricata vicenda Superlega che da settimane vede il presidente del massimo organo sportivo europeo Aleksander Ceferin contro i tre club che tengono ancora in piedi il progetto, Juventus, Real Madrid e Barcellona.
“Da cinquant’anni i club vogliono cambiare la formula“, ha commentato l’ex presidente UEFA, che ha poi aggiunto: “I dirigenti c’erano quasi riusciti, poi c’è stata una reazione forte, dei tifosi e dei media e così il progetto è rientrato, per il momento. La gente e la stampa hanno fatto quello che l’Uefa non ha saputo fare, cioè tenere assieme tutti i club”.
“I club hanno tutti i diritti di organizzarsi un loro torneo
e di non partecipare alla Champions o ad altre manifestazioni gestite da Uefa o Fifa“, ha continuato Platini. “Del resto era stata l’Equipe ad avere avuto, sessant’anni fa, l’idea della coppa dei campioni che gli fu tolta appunto dall’Uefa. Possibile un torneo ristretto a poche squadre? Io sono per la meritocrazia e non mi piace dunque che si possa giocare non per meriti ottenuti sul campo. Però è anche vero che quando venne proposta l’attuale nuova formula della Champions League io votai contro, era il 1992“.“Se un presidente dell’Uefa può fare una dichiarazione così grave contro un presidente di club come Agnelli? No. So che Agnelli e la Juventus esistono e continueranno ad esistere sempre. Ceferin passa“, ha dichiarato Platini.