L’euforia per la conquista del 19° scudetto sembra sia durata poco in casa Inter, alle prese con una preoccupante crisi societaria che imporrà importanti sacrifici.
A essere chiamati alla solidarietà anche i giocatori, ai quali la dirigenza nerazzurra ha chiesto la rinuncia di due stipendi. Al momento la squadra non ha ancora comunicato la sua decisione in merito, ma da più parti filtrano voci di un fastidio diffuso all’interno dello spogliatoio, che coinvolgerebbe anche l’allenatore Antonio Conte.
E per scongiurare possibili e imprevedibili frecciatine dirette alla proprietà, la società nerazzurra avrebbe pensato di cancellare la consueta conferenza stampa in vista della sfida di domani contro la Roma.
Su calciomercato.com si legge: “All’Inter devono aver trascorso un lunedì turbolento e hanno fatto di tutto per renderlo noto. È bastata una visita di Zhang per annerire il cielo sopra la Pinetina, perché il messaggio portato dalla triade composta dal presidente, Antonello e Marotta ha generato tutt’altro che entusiasmo.
“Rinunciate a due mesi di ingaggio”, questa la richiesta della società ai calciatori, che hanno preso tempo
. Intanto la notizia ha trovato ampio risalto su tutte le testate giornalistiche, la squadra si è irritata e Conte, raccontano, l’ha presa ancor peggio. Da qui la clamorosa marcia indietro sulla conferenza stampa, con a sostegno una giustificazione non del tutto convincente: “È stata una scelta societaria”. Ma due ore prima di annullarla, la stessa società, aveva scelto orario e luogo della conferenza di Conte“.“Dopo aver percepito il fastidio da parte di squadra e allenatore, la società ha pensato bene di non correre rischi, eliminando il problema alla base. Torchiato da decine di domande sulla società e sugli stipendi, il tecnico dell’Inter avrebbe potuto sbottare contro la proprietà, come più volte accaduto in passato. Ma a questo punto un’altra domanda sorge spontanea: non ci saranno più conferenze di Conte fin quando non si saprà qualcosa di più preciso circa la decisione da parte della squadra di rinunciare o meno agli stipendi? Di fronte a questo quesito, l’Inter prende tempo“.